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I servizi segreti tedeschi: ecco come si muovono, tra reclutamenti e mosse contestate

by La Redazione
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Roma, 28 dic – Il nuovo cancelliere tedesco Olaf Scholz intende porre in essere una vera e propria riforma dei servizi segreti tedeschi come dimostra il fatto che ha accettato la partenza del Segretario di Stato e Coordinatore dei servizi segreti presso la Cancelleria federale, Johannes Geismann. Questo coordinamento era stato creato dall’ex cancelliera Angela Merkel per prevenire pericolose fughe di notizie come quelle relative all’affare di Edward Snowden. Grazie ai poteri che la cancelliera gli aveva conferito,
Geismann avrebbe dovuto rimettere in carreggiata i servizi segreti tedeschiil BfV (interno), il BND (esterno) e il MAD (militare) – e migliorare la cooperazione tra loro. Ma così non è stato.

La discussa nuova sede del BND

A tale proposito è opportuno fare un passo indietro sul piano temporale. La cancelliera tedesca Angela Merkel aveva inaugurato l’8 febbraio
a Berlino la nuova sede del BND. Berlino era preoccupata per l’ingerenza nelle prossime elezioni europee e tedesche in un momento in cui non sono ancora stati trovati gli strumenti per impedire un simile sabotaggio. Altre due grandi priorità restano il rafforzamento delle capacità di cyberdifesa e la situazione in Siria. A causa dell’atteggiamento più conciliante del governo tedesco, il BND ha mantenuto i suoi forti legami con i servizi di intelligence siriani dall’inizio del conflitto. Nel suo discorso, pronunciato davanti al capo della BND, Bruno Kahl, la Merkel non aveva detto molto sul costo della nuova sede del BND a Berlino, andato ben oltre il budget (oltre 1 miliardo di euro), quasi il 50% in più rispetto a quanto previsto all’inizio. Ci sono state anche voci di lamentele sulla sicurezza dell’edificio. In una zona densamente abitata, tutti i locali sono visibili dall’esterno.

Servizi segreti tedeschi, un problema di reclutamento?

Il quartier generale del BND ospita anche l’accademia del BND, insieme a quelli del BfV, il servizio di intelligence interno e del MAD, il servizio di intelligence militare, dove gli ufficiali possono conseguire un master in studi sulla sicurezza e sull’intelligence. Come per altri servizi di intelligence europei, il reclutamento è una delle principali questioni interne del BND. Il servizio sta lottando per assumere specialisti in matematica e informatica. Come le sue controparti in altri Paesi occidentali, il BND ora organizza concorsi per il reclutamento. Il 4 febbraio scorso, il governo ha parzialmente sollevato il coperchio sulla questione del personale. Rispondendo a un’interrogazione parlamentare scritta del partito di sinistra Die Linke sui posti vacanti nei servizi di intelligence, il BND ha pubblicato un documento parzialmente declassificato che indicava che i servizi di intelligence avevano ricevuto 26.000 domande nel 2018, di cui circa 16.000 per la BfV e 10.000 per il BND. Il fatto che il servizio interno abbia attirato più candidati rispetto al servizio esterno non è tipico delle comunità di intelligence dei Paesi europei. Il BND ha circa 3.200 dipendenti nella sua nuova sede di Berlino, che saliranno a 4.000 man mano che i posti vacanti saranno coperti. Molti agenti non si sono mossi dalla vecchia sede di Pullach, Monaco.

Polemica sulla politicizzazione

Intanto la BfV fatica ancora a far fronte alle scelte del governo. Il partito nazionalista Alternative für Deutschland (AfD) ha presentato un ricorso all’inizio di questo mese contro la decisione del servizio di trattare il partito come un’organizzazione sospetta, il che lo espone a essere posto sotto sorveglianza. L’AfD si è anche lamentato del fatto che il BfV abbia reso pubbliche le sue indagini. Un certo numero di persone, tra cui ex agenti e funzionari dei servizi segreti di Lander, hanno affermato che è stato un errore rendere pubblico il monitoraggio del partito, se non altro perché questo rende più difficile indagare da un punto di vista operativo.

I piani del nuovo governo

Ad ogni modo, il nuovo cancelliere intende attuare una ristrutturazione profonda del Dipartimento sette della Cancelleria, che è responsabile della gestione degli scambi informativi tra i servizi e il cancelliere. Attualmente questo dipartimento è guidato da Bernhard Kotsch, nominato alla fine di settembre ambasciatore in Vaticano, ma che dovrebbe essere presto sostituito da una collega. In secondo luogo il cancelliere intende portare a termine la riforma del BND che fu avviata nel 2019. Con lo scopo di rendere più efficiente il processo decisionale all’interno del Servizi ed evitare un inutile quanto pericolosa duplicazione dei centri decisionali. Gli 11 dipartimenti del servizio, uno dei pochi nel mondo occidentale che concentra tutte le fonti di intelligence (Human Intelligence, Signal Intelligence, Geospatial Intelligence), dovranno essere accorpate in cinque direzioni principali: intelligence, analisi, operazioni, tecnica e amministrativa.

Il BND si sta infine muovendo verso un sistema di centri di fusione, per tema e per regione, in cui funzionari di diverse direzioni, in particolare quelle tecniche, lavorano insieme per produrre un unico rapporto di analisi finale.
Questo sistema di centri di fusione è stato reso popolare nei Paesi occidentali dopo che la maggior parte delle agenzie di intelligence americane, guidate dalla CIA, ha attuato una riforma basata su questo modello. Queste riforme del sistema dei centri di fusione sono iniziate nel 2014 negli Stati Uniti, prima di essere esportate dagli alleati americani. Tuttavia, l’intelligence militare britannica, e cioè la Defense Intelligence (DI), è stato in realtà il primo servizio di intelligence ad organizzarsi in questo modo, iniziando questo processo nel 2009. Ha condotto questa riforma creando il Defense Intelligence Fusion Center (DIFC), a Wyton, nel 2013.

Roberto Favazzo

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