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Si chiude l’era Tsipras: in Grecia vince il centrodestra. Alba Dorata fuori dal Parlamento

by Ludovica Colli
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Atene, 8 lug – Tsipras addio, in Grecia vince il centrodestra. Dalle prime proiezioni sul risultato delle elezioni anticipate, a Nea Dimokratia andrebbero il 39,8% dei voti e 158 seggi (maggioranza assoluta). Syriza prende il 31,6% (86 seggi). I centristi di Kinal (in gran parte usciti dal partito socialista Pasok) 8,3% (23); i comunisti del Kke 5,3% (14); i nazionalisti filorussi di Elliniki Lysi (Azione Ellenica) 3,7% (10); Diem 25 il 3,4% (9). Secondo queste proiezioni – basate sul 10% di voti reali – Alba Dorata (crollata dal 7% al 2,9% dei voti) non entrerebbe in Parlamento. Altro dato indicativo, si registra un’affluenza piuttosto bassa, al 57,5%.

Tsipras ammette la sconfitta

Dal canto suo, Alexis Tsipras ha ammesso la sconfitta elettorale e ha telefonato al vincitore delle politiche Kyriakos Mitsotakis per congratularsi. “I cittadini hanno scelto. E noi rispettiamo il risultato, perché il cambio di governo è l’essenza della democrazia, non un paradosso. Ho fatto i complimenti a Mitsotakis e domani gli consegnerò l’ufficio del primo ministro”. Lo ha detto il premier greco uscente incontrando i giornalisti. Tsipras ha detto che Syriza ha fatto “scelte difficili” per cambiare il Paese, “pagando un alto prezzo”.

Antagonisti rubano due urne con le schede dentro

Gli antagonisti di Exarchia, il quartiere “anarchico” di Atene, poco prima della chiusura dei seggi hanno fatto irruzione in un seggio e hanno rubato due urne con un certo numero di schede elettorali. Scontri sono scoppiati con la polizia, contro la quale un gruppo di giovani col volto coperto ha lanciato bottiglie molotov. Al momento non si segnalano feriti o arresti.

Come si vota in Grecia

Sono stati circa 10 milioni i greci chiamati alle urne per le elezioni politiche anticipate. Il sistema elettorale greco è un “proporzionale rafforzato“: il partito che prende la maggioranza relativa a livello nazionale ottiene un bonus di 50 seggi, per avere la maggioranza assoluta dei 300 seggi che compongono il Parlamento monocamerale greco servono dunque 151 deputati. Una parte di seggi vengono assegnati sulla base dei voti presi nelle varie regioni (il Paese è diviso in 56 circoscrizioni, che corrispondono grossomodo alle regioni, con le aree più popolose, come Atene e l’Attica, che sono a loro volta divise in sotto-circoscrizioni). Con il 40,5% dei voti si ha la certezza di avere la maggioranza assoluta. Ma è una soglia molto difficile da raggiungere: per cui, il raggiungimento dell’autonomia parlamentare è condizionato, per i partiti maggiori, dalla presenza o meno nel “Voulì” (il nome del Parlamento in greco) delle formazioni politiche minori, che devono superare la soglia di sbarramento del 3%. Meno ce ne sono, più bassa è la percentuale necessaria ad avere la maggioranza assoluta.

Ludovica Colli

 

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3 comments

Werner 8 Luglio 2019 - 10:41

Incomprensibile. ND e PASOK sono i due partiti che hanno portato la Grecia in bancarotta…

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Bracco 8 Luglio 2019 - 10:33

Sembra una destrina soft che mette tutti d’accordo.
Quei cattivoni di Alba Dorata sono scomparsi e quindi in Grecia il bene trionfa.(o ronfa)

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cronaca di quartiere, tempo reale, 10 Maggio 2020 - 3:34

[…] il patto con i creditori non viene compromesso. Non stupisce, dunque, che dopo quattro anni, il giovane rivoluzionario venga sconfitto dal liberal-conservatore Mitsotakis. Tanti elettori non perdoneranno a Tsipras la marcia indietro con i creditori […]

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