Roma, 6 nov – Nella nuova campagna di autunno, iniziata dall’Esercito siriano sull’onda dei bombardamenti russi pochi giorni dopo il 30 settembre, una più ampia serie di operazioni terrestri contro il fronte terrorista è in corso in Siria.
Tra le principali campagne, su gli oltre 80 fronti interni aperti attualmente, vi sono sicuramente quella riguardante Idlib, forse la più strategica visto che i siriani qui devono difendere le loro più importanti basi oltre che la roccaforte costiera, quella di Homs orientale, dove Palmira assume un ruolo di importanza tattica per la proiezione nelle zone orientali del paese e verso l’Iraq, e quella non meno importante di assicurare tutte i principali assi stradali che conducono alla capitale, Damasco.
Sembrerebbe che l’intervento russo abbia, da questo punto vista, ordinato in maniera più profonda, quindi strategica, le operazioni militari dell’Alto comando siriano, precedentemente in fase di preoccupante stallo. Quindi, principalmente, pulizia delle decine di fronti più piccoli, in modo da concentrare il massimo sforzo su quelli più importanti nel nord (Idlib-Aleppo), nell’est (Hama-Homs) e nel sud della Siria e controllo delle principali strade di comunicazione.
Le operazioni per ripristinare il controllo sui più importanti assi stradali hanno contraddistinto le principali operazioni dell’Esercito siriano negli ultimi dieci giorni. Sotto la copertura aerea russa, un importante obiettivo è stato raggiunto alcuni giorni fa: il controllo completo della strada statale verso Aleppo.
L’autostrada Aleppo – Khanasser – Ithriya – Al Salamiyah è di vitale importanza per recuperare agibilità nelle operazioni in questa parte del paese e soprattutto per rifornire la città di Aleppo sia in termini militari che civili. L’attacco siriano lanciato contro i terroristi dell’ISIS, che avevano preso il controllo di un ampio troncone lungo ca. 10 km di questa strada, ha avuto successo appena due giorni fa, quando elementi della 66a Brigata, appartenente alla 11a Divisione corazzata dell’Esercito, coadiuvati dai combattenti di Hezbollah, dalle Forze di Difesa Nazionale e dalla Brigata di volontari palestinesi “Al Qods”, hanno spazzato via i terroristi e spezzato l’assedio ad Aleppo.
Gli aerei SU 24 russi hanno ultimato il lavoro, bombardando i terroristi in fuga che sono stati costretti a ritirarsi fino a Raqqa, capitale del sedicente califfato, e posta su una diramazione della strada che giunge ad Aleppo, nella quale sono giunti subito i primi convogli del governo siriano con aiuti alimentari per alleviare la fame della popolazione allo stremo.
Proprio in queste ore, l’esercito siriano ha iniziato le operazioni per ripulire anche l’autostrada Damasco- Homs, altra arteria di fondamentale importanza sulla direttrice sud-nord. Il controllo delle vie di comunicazione è la principale battaglia per ripulire la Siria dai terroristi a cominciare da Aleppo, la cui liberazione completa, stando alle ultime vittorie, sarebbe vicinissima.
Giovanni Feola