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Siria, l'esercito di Assad non si ferma e avanza al confine con Israele

by Eugenio Palazzini
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Damasco, 26 giu – Due missili israeliani hanno colpito lunedì notte una zona limitrofa all’aeroporto di Damasco, ennesimo attacco dell’aviazione di Tel Aviv in territorio siriano. Nel frattempo però l’esercito di Assad ha ripreso il controllo su centinaia di chilometri quadrati: nella zona di Al-Lajat, nelle campagne di Daraa e Sweida e nella zona desertica di Badiya che si estende fino alle porte di Homs, Damasco e Deir Ezzor.
Secondo Sana, l’agenzia ufficiale siriana, la situazione sul campo attuale “conferma lo stretto legame tra i terroristi e soldati israeliani, che intervengono direttamente per sostenere i terroristi dopo ogni sconfitta che ricevono a causa della continua guerra anti-terrorismo dell’esercito (siriano, ndr) volto a sradicare completamente il terrorismo da tutta la Siria”. Oggi le truppe di Assad hanno dato inizio alla riconquista della città di Daraa, nel sud della Repubblica araba, proprio al confine con Israele. L’esercito siriano ha stabilito il controllo sulle città di Busr al-Harir e Malihat al-Atash (due roccaforti jihadiste), nella campagna nord-orientale della provincia di Daraa, infliggendo pesanti perdite ai terroristi di Jabhat al-Nusra (alias al Qaeda in Siria).
Fonti militari hanno riferito all’agenzia Sana che le unità dell’esercito, in collaborazione con le forze di supporto, stanno continuando adesso le operazioni contro i terroristi di al-Nusra che si trovano a est della città di Izra’a. La stessa fonte ha detto che gli artificieri stanno già liberando le due città dalle mine antiuomo e dagli esplosivi. Le operazioni hanno provocato la morte di molti terroristi di al-Nusra, distruggendo ingenti quantitativi di armi e un carro armato. Daraa, città di circa 80 mila abitanti, è la città più grande della Siria (dopo Idlib) ancora occupata dai terroristi. La sua liberazione assicurerebbe ad Assad il totale controllo del sud della nazione araba, ripristinando le frontiere con Israele, Libano e Giordania.
Eugenio Palazzini

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1 commento

Tony 27 Giugno 2018 - 3:03

..il massimo sarebbe……. arrivare in Gerusalemme…,

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