Roma, 14 set – Alti funzionari americani, sulla base di indagini dei servizi segreti Usa, sostengono che la Russia abbia sborsato oltre 300 milioni di dollari in più di 20 Paesi, a partire dal 2014, per influenzare partiti, dirigenti e politici stranieri. Un membro dell’intelligence statunitense ritiene però che le cifre versate da Mosca siano minime e trasferite probabilmente in modo coperto. Mentre un funzionario degli Stati Uniti, interpellato dal Washington Post, afferma che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe “speso ingenti somme per manipolare le democrazie dall’interno”.
Soldi russi ai partiti? Occhio alle “rivelazioni” dei servizi
Come stanno allora le cose? Davvero la Russia ha pagato partiti e politici di altri Paesi per influenzarne le scelte, in particolare per quanto riguarda la politica estera? Certezze, al momento, non ne abbiamo. Le varie soffiate emerse nelle ultime ore sono contradditorie e in ogni caso le informative fatte circolare dai servizi segreti sono sempre da prendere con le pinze. Non significa che siano false, ma servono accurate indagini, riscontri e dunque prove, prima di darle per sicure. Altrimenti restano accuse pesanti, in una partita a scacchi tra servizi di nazioni nemiche. E certo, prendere soldi da un governo straniero, qualunque esso sia, è comunque grave, a maggior ragione se quel governo straniero punta a condizionare le scelte politiche di un’altra nazione. Viene poi da chiedersi se sia solo la Russia a muoversi in tal senso, ammesso appunto che abbia sul serio finanziato dei partiti stranieri. Perché storicamente non è affatto l’unica potenza a stringere rapporti discutibili con i politici di altre nazioni. Oltretutto, l’informativa americana, non indica specifici target russi e non è nemmeno la prima volta che i servizi Usa denunciano campagne di influenza di Mosca basate su specifici finanziamenti a partiti, in particolare europei (si veda il caso Lega).
Intanto, un ex ambasciatore degli Stati Uniti alla Nato, Kurt Volker, puntualmente intervistato da Repubblica, ha chiamato in causa Fratelli d’Italia. “Sapevamo da anni che i russi spendono per influenzare le elezioni in tutto l’Occidente. Cercano di promuovere la divisione nelle nostre società e fra i nostri paesi. Questi 300 milioni non hanno fruttato molto, però hanno migliorato le prospettive di alcuni partiti, come quello di Le Pen in Francia e Fratelli d’Italia da voi”, ha detto Volker. Accuse pesanti che però non sono verificate. Sparata a orologeria a dieci giorni dal voto in Italia? A pensare male…
“Nessun partito italiano coinvolto”: la smentita del Copasir
Mentre tutti i partiti italiani – compresi ovviamente quelli di centrodestra tirati in ballo da alcuni media sempre pronti a seminare il tarlo del dubbio nei lettori – chiedono di fare chiarezza su quanto circolato nelle ultime, è arrivata una importante smentita da parte del Copasir. “Mi sono confrontato con l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli” sul rapporto dell’ intelligence Usa che parla di finanziamenti russi a partiti stranieri “e al momento non esistono notizie che ci sia l’Italia” tra le nazioni coinvolte. E’ quanto dichiarato da Adolfo Urso, ad Agorà, su Rai 3.
“Mi sono doverosamente confrontato – ha sottolineato Urso – con il sottosegretario Gabrielli perché è il Governo ad avere eventualmente notizie attraverso i canali ufficiali che riguardano anche i rapporti tra le nostre agenzie d’intelligence e ci è stato detto che in questi dossier non ci sono notizie che riguardano l’Italia“.
Eugenio Palazzini
3 comments
Sono obbligati a pompare merda, altrimenti come si spiegherebbe al mondo che gli anti-russofobia sono sempre in crescendo ?
[…] Soldi russi ai partiti o fango a orologeria? Tante accuse, zero… […]
[…] Da Il Primato Nazionale – Roma, 15 set – Mosca alza i toni con gli Usa, ad oltre duecento giorni di guerra. E come riporta Tgcom24, lancia messaggi sulle responsabilità di Washington che potrebbero anche degenerare, al di là delle possibili dichiarazioni ad effetto. Il tutto mentre infiamma l’inutile polemica sui soldi russi ai partiti in Occidente. […]