Madrid, 23 gen – L’oscurantismo e la furia iconoclasta e liberticida non sono solo i prodotti della follia ideologica di gruppi terroristici come i talebani e i miliziani dell’Isis, qui da noi ad esempio possiamo citare la recente campagna tragicomica del parlamentare dem Fiano contro i simboli e i monumenti d’epoca fascista. Anche in Spagna una nuova proposta di legge sulla “Memoria Storica”, più ideologica e intransigente della precedente, riporta al centro del dibattito politico la censura storica e la rimozione dei monumenti e simboli franchisti, a quanto pare vera urgenza nazionale. Pedro Sanchez attuale segretario generale del Partito Socialista spagnolo (Psoe), il mese scorso, ha presentato presso il Parlamento una riforma della legge sulla “Memoria Storica” del 2007 approvata durante il governo Zapatero.
Nel delirio progressista ispiratore di questo testo non poteva mancare la censura, infatti, i mezzi di comunicazione pubblica in tema di memoria storica dovranno attenersi al manuale che verrà redatto appositamente dalla Commissione. Ovviamente chi dissente o mette in dubbio i dogmi di questa legge va incontro a pesanti multe, da 200 a 10 mila euro per chi si rifiuta di rimuovere i simboli e i monumenti franchisti e chi muove delle critiche contro la Memoria Storica. È previsto anche il carcere per chi “fomenta, promuove o incita direttamente o indirettamente all’odio, la discriminazione e la violenza contro le vittime della Guerra civile e del franchismo”. Come nel libro Farenheit 451 verranno distrutti, cancellati e disabilitati i libri e gli archivi che non rispettano la legge, inoltre chi distribuirà o venderà libri contrari ai dogmi della Memoria Storica rischia da uno a quattro anni di carcere. La riforma del socialista Pedro Sanchez verrà votata in questi primi tre mesi del 2018, tutti i partiti presenti in parlamento sembrano a favore, l’unico che si asterrà dal voto è il Partito Popolare del primo ministro Rajoy. È proprio vero che a qualsiasi latitudine la fissazione è peggio della malattia.
Guido Bruno