San Josè, 29 lug – Almeno quattro persone, tra cui un bimbo e l’attentaore, sono rimaste uccise nel corso di una sparatoria a Gilroy, in California. L’incidente è avvenuto domenica sera durante un evento gastronomico, il Garlic Festival (Festival dell’aglio), che tradizionalmente si tiene nella cittadina a una cinquantina di chilometri da San Josè. Altre 15 persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave. L’uomo sospettato di essere l’assalitore è morto, ad ucciderlo sono stati gli agenti intervenuti dopo i primi spari.
Ucciso anche un bambino di sei anni
Tra le vittime della sparatoria anche un bambino di sei anni, Stephen Romero, di San Jose. Il piccolo era insieme alla madre, che è rimasta ferita. La donna è stata colpita allo stomaco e a una mano ma non sarebbe in pericolo di vita. Anche la nonna del bambino è rimasta ferita. Non ci sono conferme al momento sulla presenza di un altro assalitore. In un tweet, il presidente Usa Donald Trump ha invitato i presenti a “stare attenti e al sicuro“.
“Attraversava la folla sparando in tutte le direzioni”
Il capo della polizia locale, Scot Smithee, spiega che l’attentatore è entrato nell’area del festival tagliando la recinzione eludendo così il metal detector. Secondo Smithee inoltre alcuni testimoni avrebbero riferito di un secondo sospettato, ma la polizia non è ancora in grado di confermare tale ipotesi. I testimoni dell’attacco riportano di un uomo vestito in modo simile ad un agente di polizia che attraversando la folla sparava in ogni direzione: “Era in grado di sparare tre o quattro colpi al secondo”, spiega un sopravvissuto. Altri lo descrivono vestito in stile militare. Un testimone riporta che gli avrebbe urlato “Perché lo fai?” e che l’attentatore avrebbe risposto “Perché sono molto arrabbiato”.
Ludovica Colli
1 commento
gli agenti americani non mettono bende …sparano…