Sprovvisto di documenti, il corpo della donna è stato l’ultimo a essere identificato. Ci è voluto che la famiglia, preoccupata per il fatto di non avere più notizie della donna, contattasse il ministero degli Esteri. Dopo 48 ore, la vittima è stata formalmente identificata. “Era una donna fantastica”, dicono ora i responsabili dell’orchestra di Lembeek in cui suonava. Intanto l’attentatore, Rakhmat Akilov ha confessato di essere stato lui al volante dell’automezzo lanciato sulla folla inerme.
Non solo, secondo Expressen, l’attentatore si è anche detto “soddisfatto di quanto è riuscito a fare: ha portato a compimento il suo piano”. Ma dalla stampa svedese non trapela nulla su una manifesta volontà dell’attentatore di aver agito in nome dello Stato Islamico. I feriti dell’attentato sono 15, 10 ancora ricoverati in ospedale, quattro in condizioni gravi, tra questi un bambino.
Giuliano Lebelli
3 comments
legge del contrapasso
haahah
È una specie di scherzo del destino, come la Valeria Solesin (unica italiana morta al Bataclan) impegnata con Emergency per gli stranieri e tutto ciò che non è occidentale
Sti tizi hanno proprio una bella mira..