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Il sultano del Brunei risponde alla Ue e difende la lapidazione dei gay

by La Redazione
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Bruxelles, 23 apr – Aveva fatto molto scalpore la notizia dell’introduzione della pena di morte per omosessuali e adulteri nel sultanato del Brunei. La nuova legge è entrata in vigore lo scorso 3 aprile e non aveva mancato di scatenare le reazioni di associazioni umanitarie e Lgbt, nonché l’indignazione di molti Stati occidentali. L’Unione europea aveva per esempio esortato Haji Hassanal Bolkiah, sultano del Brunei, ad abolire immediatamente la pena capitale per lapidazione prevista dal nuovo codice penale, basato sui dettami della sharia.

La risposta del sultano

Ora però il sultano ha risposto al Parlamento europeo. E non è esattamente la risposta che si aspettava Bruxelles. In una lettera lunga quattro pagine – come riporta il Guardian – il sovrano del Brunei ha infatti spiegato che la normativa è stata introdotta per «salvaguardare la sacralità della discendenza familiare e del matrimonio». Il sultano ha però voluto tranquillizzare gli eurodeputati, evidenziando che le condanne saranno comunque poche, poiché sono necessari «almeno due uomini di alta statura morale e fede come testimoni». Pertanto sarà esclusa «ogni forma di prova circostanziale». Il sultano ha difeso la sua posizione invocando «tolleranza, rispetto e comprensione» da parte della Ue nei confronti del Brunei, che sta semplicemente tentando di preservare i suoi valori tradizionali.

Come funziona?

Secondo il nuovo codice penale, per gay e adulteri è prevista la condanna a morte, da infliggere tramite lapidazione e frustate. La massima pena per le lesbiche, al contrario, consiste in 40 bastonate oppure in 10 anni di prigione. Il codice ha inasprito altresì le condanne per i casi di furto: per i condannati senza precedenti è prevista l’amputazione della mano destra, mentre per i recidivi scatta l’amputazione anche di un piede.

Vittoria Fiore

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4 comments

Giorgio 23 Aprile 2019 - 11:06

Chi ascolta Mozart avrà amputato un orecchio, chi sta troppo al computer un dito della mano, chi va in bicicletta dovrà bere il contenuto di 25 borracce, chi guarda il calcio dovrà portare una benda su un occhio …
Il Brunei se la veda a Bruxelles con J C Juncker, chissà cosa prescrivono per uno che trinca alla grande.

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Cesare 23 Aprile 2019 - 1:08

Dall’ europa in mano ai banchieri e alla loro BCE privata che stampa soldi a costo zero ed esentasse depredando i popoli,che bombarda e demolisce stati sovrani come la ex Jugoslavia,la Libia e che fà sanziomi ai poveri Siriani assaliti dai terroristi tagliagole e i cui altri “valori” sono la promozione dell’ omosessualità e l’arresto di giornalisti che denunciano crimini come in Inghilterra e Svezia, il Sultano del Brunei non ha nulla da imparare

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Ewa Lant 24 Aprile 2019 - 11:32

Questa merda islamica del finta fogna non-stato Brunei campa grazie a noi : chi compra petrolio da questo mostro nano da operetta e chi vende hotel et attività.Europa dovrebbe lapidare questo mini-Hitler insieme con intero statarello ma visto baci tra Trump e Kim tutto è possibile.Oltre embargo totale questo vulgare Casamonica da pallazzi di 1000 stanze con orecchie alla Raggi e turbante Moira Orfei dovrebbe essere lapidato da proprio nazione che schiavizza da anni insieme con intera sua famiglia Adams.
Tutti movimenti gay dovrebbe usare questo tiranno come esempio: unico vantaggio-pu blicittario- che offrono questi vermi tossici -presidenti/re/sultanelli et altra similpelle del cazzo moscio – al umanità.

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