Roma, 12 lug – Una storia incredibile e a lieto fine. Un padre russo è fuggito dalla Svezia con le sue tre figlie. E’ andato in Polonia e ha chiesto di essere accolto, perché i servizi sociali del Paese scandinavo gli avevano tolto le bambine, affidandole a una famiglia musulmana di origine libanese a 400 chilometri di distanza. Una decisione, quella della civilissima Svezia, del tutto assurda, visto che l’unica “colpa” dell’uomo, stando alle ricostruzioni della vicenda effettuate da molti media polacchi e russi, tra cui Russia Today, era quella di aver perso il lavoro. La moglie poi era caduta in depressione e per questo, soltanto per questo, la coppia russa si era vista togliere le figlie, di 12, 6 e 4 anni.
I genitori avrebbero potuto incontrare le figlie soltanto una volta alla settimana per 6 ore e appunto, percorrendo ben 400 chilometri. Secondo l’avvocato della coppia, alla famiglia non era stata data inoltre alcuna possibilità di difendere i propri diritti e le bambine non volevano una famiglia affidataria. Uno dei problemi principali, tra l’altro, era che i bambini provenivano da una famiglia cristiana e avrebbero dovuto rispettare le regole di una famiglia musulmana. Il padre delle bimbe però non si è arreso e si è recato in Polonia.
La sentenza della corte polacca
Mercoledì il tribunale di Varsavia, dopo aver esaminato il caso, ha stabilito che i servizi sociali svedesi hanno violato i diritti umani e di conseguenza concederà lo status di rifugiato al cittadino russo, impedendone l’estradizione chiesta dalla Svezia, dove l’uomo avrebbe dovuto scontare quattro anni di carcere per aver “rapito” le figlie.
Denis Lisov, questo il nome del padre russo, era stato arrestato lo scorso 1 aprile all’aeroporto di Varsavia mentre attendeva il volo per Mosca. Ovviamente puntava a rientrare in patria. Adesso il tribunale polacco gli ha dato ragione: “I bambini hanno un legame molto forte con il padre e quando ho parlato con loro mi hanno detto che vogliono stare con lui”, ha dichiarato il giudice Janeta Seliga-Kaczmarek.
Eugenio Palazzini
7 comments
.ancora c’è del buon senso, in questa europa di meze lune-seghe e culi scoperti..
Chapeau a quel Tribunale polacco.
e bene che si sappia come agiscono servizi sociali ,non solo in Svezia ma Norvegia Olanda e Germania prima di tutto.Migliaia di bambini tolti ai genitori senza alcuna ragione ,trasferiti lontano e dati spesso alle coppie omosessuali oppure ai pedofili,e non sono fake news! Vengono tolti i figli ai genitori polacchi rumeni bulgari prima di tutto ,perche queste persone spesso non sanno bene come muoversi nella giungla dei servizi sociali, spalleggiati dalla polizia. è uno scandalo incredibile ed é molto strano ,che se ne parla finora tanto poco!
Bravissimi Polacchi!?! Ecco cosa succede in Italia tra poco… Svezia già e islamica!
Bravi CRISTIANI i Polacchi + cristiani del papa che viene dall’ altra parte …. dello specchio .
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Svezia IDIOTA (ah gia’ ma e’ socialista..ecco come si spiega…) e viva i saggi giudici POLACCHI !!!