Roma, 5 ago โ Tutto per la Repubblica di Cina, arcipelago chiave per il cruciale controllo dell’Indo-Pacifico, lร dove si gioca la partita per il dominio dell’alta tecnologia dei microchip e delle rotte commerciali asiatiche. Big match tra le due principali potenze globali. Tutto per un arcipelago, perchรฉ Taiwan non รจ un’isola โ come erroneamente ritenuto dai piรน distratti – ma una costellazione di isole, anelli perduti dal Dragone imperiale. Quanto sia decisiva questa partita lo abbiamo scritto e riscritto su questo giornale, ma รจ lo spettro di una nuovaย guerra mondiale che continua ad aleggiare sui media internazionali. Perchรฉ Taiwan, in questo senso, รจ piรน determinante dell’Ucraina.
Occhi su Taiwan, sarร guerra mondiale?
Cosa sta accadendo allora nei cieli e nei mari di Taiwan? Siamo di fronte a โsempliciโ esercitazioni militari di Pechino o stiamo assistendo all’antipasto di un conflitto epocale? Secondo il ministero della Difesa di Taiwan “aerei e navi da guerra” cinesi hanno superato la linea mediana dello Stretto, imbuto che separa l’isola magna dell’arcipelago dalla terraferma. “Alle 11,00 un numero elevato di formazioni di unitร aeree e navali da guerra cinesi ha condotto esercitazioni nello Stretto di Taiwan e superato la linea mediana dello stesso”, scrive il ministero. Manovre definite dalle autoritร di Taipei “altamente provocatorieโ. Operazioni belliche a suon di missili lanciati in direzione di Taiwan, per l’esattezza un “assalto convenzionale di tipo missilistico” nella acque a est dell’isola che nei giorni scorsi ha accolto la speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi. Una visita ufficiale che in realtร si sarebbe dovuta tenere giร lo scorso aprile, annunciata e rimandata piรน volte, nel timore di esacerbare gli animi. In questo senso la manovra โprovocatoriaโ รจ stata infine compiuta dagli Stati Uniti. Alla Casa Bianca erano ben consci che la Cina non si sarebbe limita ad osservare silente.
Quindi perchรฉ forzare la mano proprio adesso, quando รจ ancora in atto il conflitto in Ucraina? Perchรฉ rischiare di aprire un altro fronte, il piรน pericoloso? โFin dall’inizio abbiamo detto che non intendevamo cambiare la situazione in Asia o a Taiwan”, ha dichiarato Nancy Pelosi durante una conferenza stampa a Tokyo, “il nocciolo della visita sta nel Taiwan Relations Act, e in tutti i provvedimenti legislativi ed accordi internazionali che delineano le nostre relazioni, nel far sรฌ che ci sia pace nello Stretto di Taiwan e che domini lo status quo”. Affermazioni che stridono con gli effetti reali generati, perchรฉ la sua visita ufficiale ha semmai aperto al potenziale conflitto con la Cina.
La speaker della Camera statunitense ha poi precisato che Washington “non permetterร ” a Pechino di isolare Taipei. I cinesi โpossono tentare di impedire le visite, ma non isoleranno Taiwan impedendo a noi di visitarla. Non glielo permetteremo”, ha sottolineato Pelosi.
Relazioni invisibili e piani cinesi
Gli Stati Uniti insomma continuano a rivendicare ufficialmente il diritto ad avere โrelazioniโ con Taiwan, peccato che sempre ufficialmente non ne abbiano. Soltanto una manciata di Stati (13 in tutto) riconoscono Taiwan, e nessuno di questi ha davvero un peso specifico nelle dinamiche globali, fatta eccezione per il Vaticano. I diversivi strategici, per mettere all’angolo i rispettivi competitor, appaiono dunque piรน probabili di una guerra per Taiwan. Salvo sorprese e cambi di passo improvvisi da parte di Pechino, improbabili se ne osserviamo la proverbiale ponderatezza e le mosse effettive degli ultimi settanta anni. La Cina prima o poi attaccherร , ma stando ai suoi stessi programmi, ha ancora 27 anni a disposizione. Perchรฉ la riunificazione รจ stata annunciata entro il 2049.
Eugenio Palazzini
1 commento
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