Mosca, 12 mar – Vladimir Putin ha dichiarato che, in Ucraina, la Russia sta difendendo i suoi confini dalle manovre aggressive della Nato. Del resto, come ha fatto notare anche Alessandro Orsini, le tre gigantesche esercitazioni militari di Washington e alleati in Ucraina nel solo 2021 non facevano presagire nulla di buono. Al di là però di quello che si possa pensare delle ragioni (o i torti) di Mosca, è chiaro che i soldati della fu Armata rossa sono convinti di combattere per difendere la propria patria. I giovani russi, tuttavia, sembrano vederla diversamente: a preoccupare non è affatto la minaccia del «nemico alle porte» ma… l’assenza di Netflix!
Giovani russi in ambasce
In effetti, è stato davvero un duro colpo, per i baldi giovani russi, dover rinunciare a Facebook, mentre i soldati – forse anche loro coetanei – rischiano la vita in guerra. Segno che, anche nell’impero dello zar Putin, la gagliarda gioventù di tutte le Russie si è nel frattempo popolata di «fiocchi di neve». E così, metro dopo metro, i boicottaggi si sono portati via da Mosca e San Pietroburgo i vari McDonald’s, Pepsi, Starbucks, Heineken e altri marchi di fabbrica del capitalismo occidentale, gettando i ragazzi nello sconforto.
Una generazione di fiocchi di neve
Ma se fino a qui i giovani russi hanno retto botta, le cose sono precipitate quando Putin ha deciso di impermeabilizzare la nazione chiudendo la porta ai servizi di intrattenimento americani (e alla loro propaganda). Va bene tutto, insomma, ma non toglieteci Facebook, Twitter e Instagram. In una loro chat, qualcuno ha anche scritto: «Tenetevi il Donbass, ma ridateci Netflix!». È questo il grido di dolore della gioventù cresciuta nella Russia postsovietica. Già, Netflix: con l’aria che tira, molto presto il colosso di Los Gatos potrebbe girare una serie tv su Ivan il Terribile impersonato da Samuel Jackson. Ma non tutto è perduto: sì perché, su vari canali Telegram, gli snowflake russi stanno organizzando la resistenza. Certo, non è facile, tanto che un ragazzo chiede ai suoi coetanei come è possibile sopravvivere senza PokerStars: «Che cosa farò? Giocherò a carte con nonna?». Ecco, questo potrebbe essere effettivamente un buon inizio.
Vittoria Fiore
1 commento
Pensavo che fossimo mesi male in Italia in quanto a gioventù ma vedo che l’internet a stelle e strisce si sta rivelando l’arma finale del Dott. Goebbels.
E poi Greta si incazza perché li stiamo “uccidendo” per il climate change?
Con le teste che si ritrovano devono ringraziare noi vecchi se no a camminare con le loro teste si sarebbero già estinti.