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Tensioni Usa-Iran, Trump dà l’ordine di attaccare Teheran e poi fa dietro front

by Adolfo Spezzaferro
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Washington, 21 giu – Donald Trump ieri ha deciso di attaccare l’Iran in risposta all’abbattimento di un drone spia Usa nei cieli di Teheran ma poi ha cambiato idea. L’incredibile retroscena sarebbe stato rivelato dal New York Times, secondo cui il presidente Usa avrebbe approvato attacchi militari mirati contro l’Iran, ma poi ha avuto un ripensamento. Secondo le fonti, verso le sette di sera di ieri, ufficiali militari e diplomatici erano in attesa dell’attacco dopo un intenso dibattito alla Casa Bianca. Le fonti hanno riferito che Trump in un primo momento aveva approvato attacchi contro una serie di obiettivi iraniani, come radar e batterie di missili. L’operazione era in corso nelle sue fasi iniziali quando è stata annullata, ha rivelato un alto funzionario. Gli aerei erano nell’aria e le navi erano già in posizione, ma nessun missile è stato lanciato.

Esclusi voli civili Usa su spazio aereo iraniano

L’Agenzia federale per l’aviazione civile degli Stati Uniti intanto ha escluso i voli civili americani da una parte dello spazio aereo iraniano, sopra lo Stretto di Hormuz e il Golfo di Oman. Le restrizioni “fino a nuovo avviso” sono dovute ad “accresciute attività militari e all’aumento delle tensioni politiche nella regione, che rappresentano un rischio per le operazioni dell’aviazione civile statunitense e possibili errori di calcolo o errata identificazione”, ha affermato l’Amministrazione federale dell’aviazione Usa. “Il rischio per l’aviazione civile statunitense è dimostrato dal lancio di missili terra-aria iraniani per l’abbattimento di un velivolo di sorveglianza americano”, scrive l’authority.

Contingente Usa nel Golfo in massima allerta per 72 ore

I rinforzi militari americani presenti nel Golfo sono in massima allerta per 72 ore, in attesa di un possibile ordine di attacco contro l’Iran. Lo riporta Newsweek che cita alti ufficiali del Pentagono secondo cui anche l’incrociatore di classe Ticonderoga, l’Uss Leyte Gulf, è in fase di stand-by per le prossime 72 ore. Secondo la fonte, le forze statunitensi sono state svegliate circa alle 2 ora locale per colpire “entro un’ora” (le 23 in Italia) ma poi non è successo nulla.

Teheran: “Prove inconfutabili drone in spazio iraniano”

Intanto l’Iran ha dichiarato di avere prove “inconfutabili” che il drone americano abbattuto ieri si trovava nello spazio iraniano, contrariamente a quanto sostiene Washington. Lo dichiara in una nota il ministero degli Esteri di Teheran. L’Iran è pronto a rispondere in modo deciso a qualsiasi aggressione degli Stati Uniti in risposta alla distruzione del drone, ha commentato il rappresentante ufficiale del Consiglio di sicurezza nazionale iraniano Keyvan Khosravi. “Gli Stati Uniti non hanno alcuna giustificazione per una risposta militare dopo la reazione dell’Iran a tale invasione: l’Iran è totalmente pronto a opporsi risolutamente a qualsiasi azione aggressiva“, ha avvertito Khosravi.

Adolfo Spezzaferro

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