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Il think tank amico di Soros avverte: “Un complotto il boom della criminalità in Svezia”

by Alice Battaglia
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Svezia

Stoccolma, 5 gen – Secondo il think tank britannico ISD (acronimo che sta per “Istituto per il Dialogo Strategico”) un curioso complotto ai danni del “paradiso sociale scandinavo” sta estendendosi in tutto il mondo grazie a una cospirazione globale delle destre e dei populisti tutti.

L’analista Chloe Colliver dell’ISD ha recentemente rivelato, in un’intervista al quotidiano svedese Aftonbladet, l’estensione di queste presunta campagna diffamatoria nei confronti della Svezia: “I media stranieri stanno dando molta attenzione alle conseguenze negative dell’immigrazione, come stupri, rivolte, zone vietate anche alla polizia, sparatorie, incendi di automobili e applicazioni della sharia, al fine di demolire la reputazione della Svezia. Questo perché i leader di destra non possono accettare l’utopia liberale realizzata in Svezia e quindi cercano sistematicamente di denigrarla, condizionando l’immaginario collettivo internazionale a suon di fake news”.

Della stessa idea è Paul Rapacioli, fondatore di The Local, un sito di informazione online in inglese, diffuso in diversi Paesi europei. Secondo Rapacioli, questa immagine cupa della Svezia viene utilizzata da “estremisti di destra” di altri Paesi per guadagnare terreno (e consenso) nelle loro politiche anti migratorie: tra i responsabili della “disinformazione” annovera gli Stati Uniti guidati da Donald Trump, il Regno Unito, la Polonia e l’Ungheria di Orban ma anche i canali russi Sputnik e Russia Today, tutti colpevoli di sostenere un’idea errata del modello scandinavo tramite la diffusione di esagerazioni e menzogne.

Insomma, in Svezia va tutto bene, e le terribili notizie che leggiamo sugli episodi criminali diffusi a macchia d’olio nel Paese sarebbero solo il frutto avvelenato di una guerra ai valori del mondo occidentale, che prende di mira questa nazione, approfittando della scarsa conoscenza riguardo alla sua realtà sociale, come esempio del fallimento della politica liberale di sinistra.

Eppure non un singolo esempio, né alcuna prova della presunta “disinformazione” vengono citati. Le uniche prove certe testimoniano che la maggior parte, se non tutti, i report sulla Svezia all’estero sono stati confermati dalla polizia svedese. Vale la pena di ricordare inoltre che l’ISD collabora attivamente con la fondazione di George Soros, la Open Society. Ognuno si senta libero di trarre le proprie conclusioni in merito.

Alice Battaglia

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1 commento

Raffo 5 Gennaio 2019 - 9:36

In alcuni quartieri e periferie la Svezia è una latrina indegna, in cui,dopo anni di buonismo ipocrita e straccione,l’immigrazione senza regole ha trasformato un paese alla avanguardia in un suk senza controllo e con una criminalità, dedita allo spaccio ed alla stupro, in costante crescita……… Per cui una volta di più si conferma che comunistoidi sinistri e sorosiani sono tipici esempi di deiezioni umane , vigliacche e codarde,che con le loro menzogne vogliono assecondare una sostituzione razziale e la fine della famiglia etero …….. le loro cazzate provocano vomito e diarrea,così come le infami parole piddine che ascoltiamo quotidianamente in italia porteranno il tessuto sociale italiano allo sfacelo. Che schifo.

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