Kiev, 21 apr- Nadija Savčenko è considerata patriota ed eroe nazionale in Ucraina. Classe 1981, aviatrice dell’esercito, ha partecipato alla guerra in Iraq nel 2005 e ha aderito alle forze anti-separatiste ucraine sin dall’inizio della crisi scoppiata tra Kiev e Mosca nel 2014. Accusata di essere al comando delle forze di artiglieria che hanno portato all’uccisione di due giornalisti russi nell’Ucraina orientale nella primavera del 2014, è stata catturata dai filo russi nel giugno dello stesso anno e portata in territorio extranazionale contro la sua volontà. Condannata a 22 anni di detenzione in una colonia penale di massima sicurezza, dopo la lettura della sentenza, si è alzata in piedi intonando una canzone patriottica ucraina. Durante i mesi di prigionia è stata eletta deputata, ha tenuto uno sciopero della fame per tre mesi, ha perso l’udito ad un orecchio a causa delle condizioni di detenzione e trattenuta per un mese in un ospedale psichiatrico.
Secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, proprio in queste ore sono in corso le trattative per liberare la top-gun ucraina dalla prigionia russa. “Sulla base degli sviluppi preliminari della mia telefonata con Putin di ieri – ha detto il presidente ucraino Petro Poroshenko – mi sembra che si sia riusciti ad accordarci su una formula per la liberazione di Nadija”. L’accordo consisterebbe in uno scambio di prigionieri. La portavoce del Consiglio della Federazione russa, Valentina Matviyenko, dichiara: “Qualsiasi possibilità di salvare la vita dei nostri cittadini è da tenere in considerazione; per condurre al termine questa trattativa c’è bisogno di volontà politica da entrambe le parti e da parte nostra c’è”.
I cittadini russi coinvolti nello scambio di prigionieri sono Alexander Alexandrov and Yevgeny Yerofeyev, catturati dalle forze ucraine il 16 maggio 2015 nella regione di Lugansk con l’accusa di essere membri dei servizi segreti russi. L’Ucraina resta dunque con il fiato sospeso, in attesa del trasferimento definitivo di questa giovane aviatrice che è stata insignita dell’onoreficenza di Eroe dell’Ucraina ed è stata decorata con l’Ordine per il Coraggio.
Ada Oppedisano
3 comments
Siete sicuri che questa “signorina” non si chiami Ugo?
Ucraini e russi sono fratelli, dovrebbero essere uniti nel combattere insieme al resto d’Europa gli unici nemici dell’umanità: America e Israele.
Hai perfettamente ragione, Adriano, sottoscrivo il tuo pensiero.