Roma, 26 feb – Notte di raid e combattimenti in Ucraina. La capitale Kiev è sostanzialmente assediata dalle truppe russe. Attorno alle 3:30 le forze armate ucraine hanno detto di aver respinto un “attacco” notturno contro una delle loro postazioni nel centro di Kiev. “L’attacco è stato respinto”, ha reso noto via Facebook l’esercito ucraino.
A Kiev, infuria la battaglia. Zelensky: “Non scappo”
“Stiamo fermando l’orda nel miglior modo possibile, la situazione a Kiev è sotto il controllo delle forze armate ucraine e dei nostri cittadini”, ha poi dichiarato il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov. Attorno alle 5 di stamani si è fatto sentire anche Volodymyr Zelensky: “La battaglia è qui. Mi servono munizioni, non un passaggio”, ha tuonato il presidente ucraino rifiutando l’offerta americana di evacuare dalla capitale.
Dall’altra parte l’esercito di Mosca sostiene di aver colpito nella notte le strutture militari ucraine con missili da crociera marittimi e terrestri. “Durante la notte, le forze armate russe hanno colpito alcune strutture dell’infrastruttura militare ucraina con armi di precisione a lungo raggio utilizzando missili da crociera aerei e marittimi”, ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Il portavoce ha poi sottolineato che soltanto le strutture militari sono soggette agli attacchi e nessun danno è stato causato alle abitazioni e alle infrastrutture residenziali.
Le forze russe, come riportato dall’agenzia Interfax, hanno inoltre annunciato stamani di aver abbattuto sette aerei da combattimento ucraini, otto elicotteri e sette droni. E di aver distrutto 87 carri armati e 28 lanciamissili MLRS.
I russi conquistano Melitopol, migliaia di ucraini in fuga
Molte dichiarazioni ufficiali, sia russe che ucraine, sono da valutare con cautela poiché inserite in un contesto di guerra. E’ chiaro che spesso possano essere dettate da agitazione e propaganda. Quel che è certo è che Kiev non è ancora caduta e che le forze di Mosca rischiano di impantanarsi a lungo in Ucraina. “Questa guerra durerà a lungo”, quindi “dobbiamo prepararci”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante una visita alla Fiera dell’agricoltura. Al contrario la città di Melitopol, molto vicina al porto di Mariupol nella regione meridionale di Zaporizhzhya – obiettivo strategico di Putin – è stata conquistata dall’esercito russo, come confermato dal ministero della Difesa di Mosca. Intanto secondo fonti Onu circa 100mila ucraini hanno lasciato le loro case e diverse migliaia sono fuggiti all’estero, in particolare in Polonia, Ungheria, Slovacchia e Moldavia.
Cina: “Rispetto per sovranità Ucraina, ma ascoltare richieste russe”
Intanto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, dice che rispetto e salvaguardia della sovranità e dell’integrità territoriale “valgono anche per l’Ucraina”. La Cina però chiede che vengano ascoltate anche le “legittime richieste di sicurezza della Russia” e chiede il blocco dell’escalation. Per Pechino adesso sono necessari colloqui Ucraina-Russia, senza imporre sanzioni alla Russia.
Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu è stata votata una risoluzione che deplora l’invasione russa dell’Ucraina. La Russia ha posto il veto, mentre Cina, India ed Emirati Arabi Uniti si sono astenuti. La risoluzione non è passata per via del veto posto da Mosca.
Alessandro Della Guglia
4 comments
[…] Leggi la notizia su Il Primato Nazionale Precedente […]
[…] Ucraina, terzo giorno di guerra: infuria la battaglia a Kiev. I… […]
[…] Ucraina, terzo giorno di guerra: infuria la battaglia a Kiev. I… […]
[…] Adinolfi, acuto analista, saggista e direttore del quotidiano online Noreporter, sintetizza così la guerra in atto. Lo abbiamo intervistato per comprendere meglio il suo punto di […]