Kingwood (Texas) 5 ott โ In un discorso tenuto in una delle cittร piรน repubblicane degli Stati Uniti, alle porte di Houston in Texas, il colonnello dellโesercito americano in pensione Lawrence Wilkerson ha scioccato il pubblico e la piรน generale opinione pubblica Usa, soprattutto quella di tendenze repubblicane.
L’impero americano sul viale del tramonto
Non unico nรฉ primo tra le fila dei membri storici del Gop (il โGreat Old Partyโ, come viene comunemente chiamato il partito repubblicano) โ si ricordino per esempio Paul Craig Roberts e Pat Buchanan โ Wilkerson argomenta che l’impero americano ha imboccato da tempo il viale del tramonto e un mondo multipolare non รจ solo unโaspirazione ma sta diventando rapidamente una realtร , come la recentissima accelerazione della storia (il discorso in questione risale a qualche giorno prima, il 25 settembre) sembra dimostrare con una certa chiarezza.
La biografia del colonnello non รจ quella di un intellettuale, nรฉ di un pensatore marginale o di un ufficiale dissidente: abbandonati gli studi nel 1966 per partire volontario per il Vietnam perchรฉ โne sentivo lโobbligo in quanto mio padre aveva combattuto, e pensavo che fosse una sorta di dovere per meโ, servendo per migliaia di ore in area di guerra. Dopo aver servito in Corea del Sud, Giappone e alle Hawaii, nel 1989 divenne assistente di Colin Powell, allora al termine del proprio servizio come consigliere per la sicurezza nazionale per il presidente Ronald Reagan, quindi capo dello staff dello stesso Powell durante la prima guerra del golfo (1991). Soprattutto โ ed รจ la vicenda che Wilkerson ricorda con maggiore rammarico โ fu estensore materiale della famosissima presentazione che Colin Powell, in qualitร di segretario di Stato alla Difesa, tenne alle Nazioni Unite nel febbraio 2003: quando furono presentate le prove delle armi di distruzione di massa presuntamente in possesso dellโIraq di Saddam Hussein โ prove che risultarono in seguito palesemente false ma che nel frattempo portarono alla seconda guerra irachena conclusasi con la rimozione e lโimpiccagione del rais di Baghdad.
L’allora segretario di stato alla difesa Colin Powell durante il famoso intervento all’Onu nel febbraio 2003
Wilkerson attribuisce la costruzione della gigantesca truffa allโallora vice-presidente Dick Cheney in collaborazione con la Cia, all’insaputa delle stesso Powell, mentre considera lโaltrettanto devastante fallimento dellโintelligence americana ed europea sia nel mancato riconoscimento dellโinconsistenza delle prove, sia nella pianificazione della fase post-bellica in Iraq โ tradottasi in un decennio di guerriglia e nella promozione del terrorismo di marca sunnita โ il primo concreto segnale dellโallontanamento della superpotenza dalla realtร concreta del resto del mondo.
In una intervista recente, resa il 20 marzo 2015 alla Cnn, Wilkerson sostenne, per lo scandalo dei suoi stessi colleghi di partito, che โlโIran รจ probabilmente il paese piรน democratico nella regione del golfo persicoโฆ ร senza dubbio una teocrazia, ma possiede tendenze democratiche che superano di gran lunga quelle, per esempio, del Bahrain, dellโArabia Saudita e perfino dellโEgittoโ. Cโรจ di che farne un personaggio interessante.
Per tornare al discorso di Kingwood, Wilkerson descrive il percorso degli imperi in declino e mostra come gli Usa stanno seguendo la traiettoria classica. Egli sostiene che sia arrivato il tempo per il suo paese di passare a considerarsi โ e agire di conseguenza โ come una delle molte potenze e focalizzarsi di piรน sulle strategie di cooperazione internazionale.
Declino dell’impero americano: cause esterne ed interne
Secondo lโalto ufficiale americano, il resto del mondo si sta rendendo conto del fatto che gli Stati Uniti sono strategicamente inetti e che hanno perso il ruolo di unica superpotenza che detenevano fino a pochissimi anni fa, e questa tendenza รจ rapidamente crescente. I sintomi della decadenza, inoltre, non sarebbero riflessi soltanto nel modo in cui gli Usa si proiettano nel resto del mondo, ma anche interni, come la spaventosa concentrazione di ricchezza e potere e il ruolo sproporzionato degli interessi finanziari.
Secondo lui, la probabilitร di un rapido collasso degli Stati Uniti come impero รจ molto piรน grande di quanto generalmente riconosciuto, menzionando anche il veloce declino delle risorse interne, sia energetiche (il calo della produzione petrolifera sta diventando estremamente preoccupante) sia agricole, queste ultime in particolare a causa dei cambiamenti climatici (come la storica siccitร in California che persiste da anni).
Quanto allโallineamento dell’impero americano alle tendenze classiche di declino degli altri imperi della storia, Wilkerson sottolinea che โgli imperi prossimi al tramonto si concentrano sulla forza militare quale ultima risorsaโฆ e alla fine utilizzano piรน forze mercenarie che propri cittadiniโ: come non ricordare lโepico fallimento dellโaddestramento dei โribelli moderatiโ in Siria?
Di piรน, โGli imperi in dissoluzioneโฆ precipitano nella bancarotta etica e moraleโฆ e con i banchieri e la finanza alla guidaโ, che secondo il colonnello รจ esattamente quanto avvenuto a Washington.
ร cosรฌ che, per esempio โagli imperi in declino puรฒ accadere che, a fronte di tremila propri cittadini uccisi da dei โbarbariโ ma soprattutto per propria negligenza [il riferimento รจ ovviamente alle Torri gemelle, ndr], essi procedano a sterminare 300mila persone e spendere 3mila miliardi di dollari solo per contrastare la minaccia e ristabilire lo status quo. Per poi procedere in tutto il mondo a esacerbare quella stessa minaccia [terroristica] per mezzo delle proprie azioniโฆ questo รจ quanto gli imperi fanno, in particolare quando si approssimano al collasso e non sono piรน in grado nemmeno di governare seโ stessiโ. Anche tutto questo suona molto familiare.
Per finire, un sintomo eclatante segnalato dallo stesso Wilkerson rispetto allโincapacitร di governare efficacemente, รจ quello della disastrosa allocazione dei capitali e delle risorse a imprese e settori inefficienti, conseguenza della politica economica fortemente sbilanciata sul versante finanziario che, allo scopo di gonfiare artificialmente volle speculative senza fondamenti nellโeconomia reale, pratica scelte suicide come quelle degli interessi zero o negativi e della creazione di denaro non supportato dalla produzione reale.
Per quello che ci riguarda piรน da vicino, non possiamo che auspicare che lโEuropa e lโItalia prendano atto prima possibile di questa transizione storica, che si sta svolgendo a ritmi accelerati sotto i nostri occhi, e prontamente ridisegnino le proprie relazioni internazionali โ diplomatiche, politiche ed economiche โ prima di venire trascinati nel declino o, ancora peggio, in avventure senza uscita.
Francesco Meneguzzo