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Gli Usa vogliono chiamare il Covid-19 “Wuhan virus”. La Cina: “Un insulto”

by Cristina Gauri
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Washington, 26 mar – La proposta degli Usa di denominare la pandemia da Covid-19 come Wuhan virus ha, come prevedibile, innescato la reazione indignata degli altri Paesi del G7, che durante la videoconferenza dei ministri degli Esteri del Gruppo hanno bocciato la mozione. Insomma, guai a chiamare le cose con il proprio nome – perché fino a prova contraria il virus ha avuto origine in Cina, si è sviluppato in Cina e dalla Cina è uscito per piagare il resto del pianeta: negli ultra corretti anni ’20 del 2000, la dicitura Wuhan virus è razzista. Si potrebbe obbiettare che in passato le influenze si sono spesso chiamate con il nome dell’area di provenienza, senza che qualcuno avesse da ridire: la spagnola, l’asiatica o russa, la Hong Kong… ma ora evidenziando l’ovvio si teme di urtare la sensibilità dei cinesi.

“Quanto suggerito dal Dipartimento di Stato Usa supera una linea rossa“, ha dichiarato alla Cnn un diplomatico europeo in forma anonima, “non si può concordare con questa definizione del virus e con il tentativo di comunicarlo così”, stigmatizzando il fatto che nella proposta, Washington incolpava la Cina per la pandemia.

La Cina intanto ha duramente condannato il tentativo del segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, di inserire nel comunicato finale del meeting dei ministri degli Esteri del G7 il termine “Wuhan virus” per indicare il nuovo coronavirus, identificandolo con la città cinese da dove si e’ diffusa l’epidemia. “La Cina condanna fermamente queste parole”, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Geng Shuang. Tuttavia, Pompeo “ha insistito per andare contro il consenso internazionale, stigmatizzare la Cina e screditarne gli sforzi per combattere l’epidemia”, ha spiegato Geng, accusando il segretario d Stato di avere “intenzioni sinistre” nei confronti della Cina.

Cristina Gauri

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2 comments

Sergio Pacillo 26 Marzo 2020 - 6:07

Io non ci vedo niente di razzista.

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Filippo 28 Marzo 2020 - 4:10

Non c’è nulla di razzista, si tratta della semplice verità (è partito da Wuhan).

L’unica cosa per cui rimprovero la Cina è il non aver avvisato in tempo tutte le nazioni (ed i risultati si stanno vedendo)

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