Home » Ha un bimbo con l’utero in affitto, poi lo disconosce: “Non è mica il mio ovulo”

Ha un bimbo con l’utero in affitto, poi lo disconosce: “Non è mica il mio ovulo”

by Roberto Derta
2 comments

sherri-shepherd-302Roma, 2 mar – Di chi è un bambino nato tramite maternità surrogata, o utero in affitto, che dir si voglia? Di chi lo vuole e lo ama, recita il mantra politicamente corretto, sostituendo completamente i sentimenti alla genetica. Il problema, però, è che i sentimenti finiscono. E allora che si fa? Una vicenda esemplare che mette in luce le contraddizioni di tale pratica arriva dagli Stati Uniti e riguarda, tanto per cambiare, una coppia vip e milionaria, che voleva davvero tanto un bambino e quindi se l’è scelto sul catalogo.

Lei è Sherri Shepherd, 48 anni, attrice che anche qualche spettatore italiano ricorderà per il suo ruolo nella sitcom “Perfetti ma non troppo”, ma anche per le sue partecipazioni a “How I Met Your Mother” e a una puntata di “Friends”, oltre che per qualche ruolo cinematografico. Lui, invece, è Lamar Sally, sceneggiatore di serie tv. I due si sono sposati nel 2011 e nel 2013 hanno avuto un figlio usando il seme di Sally e gli ovuli di una donatrice, mentre l’embrione è stato portato in grembo da Jessica Bartholomew, una cameriera single di 23 anni madre di due bambini. “Abbiamo scelto Jessica perché era molto atletica e in buona salute, era stata una giocatrice di basket e, pur essendo vegetariana, ci aveva promesso che avrebbe assunto bevande iperproteiche per essere sicura che il bambino crescesse bene nella sua pancia”, ha dichiarato Sally, dando una precisa idea dell’utero alla carta che oggi sembra una trovata così progressista.

Poi, però, l’amore finisce e nel 2014 i due si separano. A quel punto Sherry si è accorta di avere un bambino in cui non c’era nulla di suo (il seme è del marito, l’ovulo e l’utero che l’ha partorito sono di altre due donne) se non l’amore, proprio come da retorica imperante. Solo che “al cuor non si comanda” e se non possiamo mettere limiti ai sentimenti, non si capisce come possiamo imporre loro di durare quando vogliono morire. E così l’attrice si è rifiutata di comparire come madre nel certificato di nascita, di pagare gli alimenti e ha persino negato al piccolo la sua assicurazione sanitaria. Chi si doveva occupare del piccolo, allora, oltre al padre? Ovvio, Jessica, la donna che letteralmente lo ha messo la mondo.

Un giudice di un tribunale della Pennsylvania ha tuttavia stabilito che Sherri Shepherd è la madre legale del bambino, che è obbligata a mantenerlo con un assegno di 4,100 dollari al mese e a garantirgli la copertura sanitaria fino all’età di 18 anni. Tutto è bene quel che finisce bene, o quasi, anche se , prendendo davvero sul serio il pensiero dominante e la sua religione dei desideri e dei diritti, non siamo sicuri che Sherri non avesse una sua pur nichilista, atroce, decadente coerenza.

Roberto Derta

You may also like

2 comments

Paolo 3 Marzo 2016 - 10:48

Per volontà di chi, è infine nato, quel bambino?

Qui siamo ormai all’ assurdo, i bambini sono davvero alla stregua di un qualsiasi altro articolo da “bancale” di supermercato, che dopo aver messo nel carrello, puoi anche ripensarci e posare.

Sono schifato.

Reply
Martino 4 Marzo 2016 - 11:13

Negra.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati