Londra, 4 apr – Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, sarà mandato via dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra a breve.
Arrestato dalle autorità britanniche
Il tweet dell’account ufficiale di WikiLeaks dice che il fondatore dell’organizzazione sarà estromesso dall’ambasciata del governo sudamericano nel giro di “ore o giorni”. Le fonti sarebbero quelle del ministero degli Esteri di Quito. Sempre secondo tali fonti, Assange verrà arrestato dalle autorità britanniche. Alla base di questo “arresto”, tuttavia, vi sarebbe già un accordo.
Una manovra “politica” di Moreno
Secondo l’organizzazione a cui fa capo Julian Assange, il presidente dell’Ecuador, Lenin Moreno, sta cercando di fare una manovra pubblicitaria pur di distogliere l’opinione pubblica al suo utilizzo di un conto in un paradiso fiscale off shore. Sul sito di raccolta fondi di WikiLeaks un post comunica che Moreno sarebbe “è attualmente indagato e rischia l’impeachment” per questa ragione.
Trump chiede l’estradizione
Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti, ha già chiesto l’estradizione di Assange. Ricoridamo che Assange (giornalista, programmatore e attivista di origine australiana) è indagato per aver reso pubblico il contenuto di numerose e-mail, hackerate al Partito democrati degli Usa durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2016. Secondo il New York Times, il presidente dell’Ecuador starebbe utilizzando Assange come “merce di scambio” per avere degli sconti sul debito pubblico nazionale. Dal canto suo, Moreno invece accusa Assange di aver “ripetutamente violato” i termini dell’asilo nell’ambasciata, over risiede dal 2012, senza possibilità di uscire.
Ilaria Paoletti