Home » L’Italia non esorcizza il passato: Spalletti inizia con un (mezzo) passo falso

L’Italia non esorcizza il passato: Spalletti inizia con un (mezzo) passo falso

by Marco Battistini
0 commento
Spalletti Italia Macedonia

Roma, 10 sett – La strada azzurra verso Germania 2024 riprende con il piede sbagliato. C’eravamo lasciati con una convincente vittoria sull’Olanda nella finalina di Nations League, ci ritroviamo – dopo la pausa estiva – con l’inizio di un nuovo (e fino a pochi giorni fa) inaspettato capitolo. Dal dimissionario Mancini al campione d’Italia Spalletti: un passo indietro, l’1-1 con la Macedonia pesa. E purtroppo non solo per la classifica del gruppo C. Non è ovviamente questo il tempo dei processi, ma d’ora in avanti per esorcizzare i fantasmi del passato bisognerà cambiare davvero marcia.

L’Italia di Spalletti

Nessuna rivoluzione, com’è giusto che sia – almeno in questo determinato periodo. Nel segno di una diversa continuità rispetto all’epoca manciniana il nuovo commissario tecnico opera solamente qualche correttivo in sede di convocazioni. Nel pacchetto arretrato registriamo la prima chiamata per Casale (assente per infortunio invece il più esperto Acerbi) e i ritorni di Mancini e Biraghi. Nel mezzo, oltre all’ormai solito blocco, c’è spazio anche Locatelli. Davanti conferme per Retegui e il sempiterno Immobile, mentre tra gli esterni si rivede Zaccagni. In un passaggio della stagione storicamente ostico, condivisibile la scelta di rinunciare a quei giocatori – Bonucci, Jorginho, Verratti, Scamacca – che tra preparazione e prime gare di campionato non hanno svolto un lavoro adeguato né accumulato nelle gambe minuti preziosi.

Italia-Macedonia, prima frazione sottotono

Le avventure italiche di Spalletti cominciano a Skopje, capitale macedone. Si riparte dal 4-3-3, modulo interpretato in maniera differente rispetto alla precedente esperienza. Donnarumma in porta, linea difensiva composta da Di Lorenzo, Mancini, Bastoni e Dimarco. Cristante perno centrale con Barella e Tonali nel ruolo di mezzala. Davanti Politano e Zaccagni sono a supporto del neo capitano Immobile. Chiesa e Pellegrini fuori causa per problemi fisici.

Campo in pessime condizioni, l’inizio è a ritmi blandi. Una leggerezza di Politano al 19′ permette ai padroni di casa di arrivare – pericolosamente – dalle parti del nostro numero uno. Il brivido scuote gli azzurri: due giri di lancette e Tonali centra il palo. L’azione si chiude in angolo, sugli sviluppi Cristante impegna seriamente Dimitrievski. Un fuoco fatuo, perché facciamo una fatica tremenda a verticalizzare. Dialoghiamo discretamente sulla mancina, insufficiente invece in fase propositiva la catena opposta. Prima del duplice fischio proprio la sopracitata ala del Napoli spreca il classico rigore in movimento.

Il secondo tempo: Bardhi gela gli azzurri

Subito dentro Zaniolo, largo a destra. Novanta secondi bastano per passare: dalla prima azione dell’ex romanista, Barella colpisce la traversa, quindi Immobile è lesto a ribadire in rete. Il gol dovrebbe farci azzannare la partita ma gli azzurri – forse per condizione, più realisticamente per “braccino corto” – si accontentano di gestire l’esiguo vantaggio. Errore capitale, soprattutto se manchi di peso specifico davanti e di fronte si ha una compagine con voglia di battagliare. Sembriamo comunque in gestione, almeno fino a dieci dal termine, quando una decisa punizione di Bardhi sorprende Donnarumma sul proprio palo. Finisce così, un punto per la Macedonia, due persi per noi.

La situazione del gruppo C

Nel tardo pomeriggio Ucraina – Inghilterra è oltretutto finita 1-1. Ora, dopo tre partite, la classifica recita Inghilterra 13, Ucraina 7, Italia e Macedonia 4, Malta 0 (ma gli albionici hanno giocato cinque gare, i balcanici e l’attuale seconda forza del girone quattro). Martedì sera Milano arriveranno proprio gli uomini di Rebrov. Un successo all’ombra della Madonnina diventa obbligatorio. Vincere agevolerebbe – e non di poco – la strada che deve portarci in terra tedesca. Ma servirà, come si suol dire, un’altro passo di marcia.

Marco Battistini

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati