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Tester, la figura silenziosa fondamentale per le nostre esperienze digitali

by La Redazione
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Se ogni giorno utilizziamo con comodità, e magari senza poterne più fare a meno, diversi software e applicazioni, dobbiamo ringraziare una figura molto poco conosciuta: quella del tester.
Senza i tester ci ritroveremmo, infatti, a utilizzare programmi pieni di errori, difficili da consultare o che potrebbero, nei casi più gravi, mettere a repentaglio la nostra sicurezza online.
Ma cosa fanno di preciso i tester? Quali sono i requisiti per diventare un tester professionista? E, infine, possiamo fare i tester di professione?

Cosa fa un tester?

Prima di tutto occorre comprendere di cosa si occupa questa figura. Come si può già intuire dal nome, il ruolo del tester è quello di testare software e applicazioni digitali, in seguito alle fasi principali di sviluppo di un’applicazione e prima che queste vengano distribuite al grande pubblico.
I tester si immergono nei programmi per individuare e segnalare difetti, malfunzionamenti e problematiche di usabilità. Attraverso l’esecuzione di una serie di prove tecniche, i tester mettono alla prova ogni aspetto di questi programmi, dalle funzionalità principali agli scenari d’uso più complessi e meno noti agli utenti. 

Questo processo può implicare la creazione di test specifici, l’esecuzione di test manuali o automatizzati e la comunicazione dei risultati alla fine di questi. I tester collaborano infatti attivamente con gli sviluppatori, segnalando chiaramente i problemi rilevati e collaborando per la loro risoluzione.
Solo dopo l’approvazione finale da parte dei tester, il programma o prodotto digitale è pronto per essere lanciato sul mercato nella sua versione definitiva, priva di bug e dal facile utilizzo.

I tester professionisti

Tenuto conto del ruolo fondamentale che i tester ricoprono nel mondo dello sviluppo dei software, non stupisce scoprire che queste figure siano spesso professionisti del settore, che hanno raggiunto in anni e anni di esperienza la maestria necessaria per effettuare questo lavoro con successo.
Non esistono però, ancora veri e propri corsi ufficiali da seguire per diventare tester. È consigliabile comunque avere alle spalle un percorso di studi inerente il settore, o almeno possedere una buona comprensione del mondo digitale e delle applicazioni software. I requisiti per diventare un buon tester non si limitano soltanto al percorso di studi, ma sono favoriti anche da abilità personali:
capacità di analisi, attenzione ai dettagli e problem-solving, sono fondamentali per individuare problematiche e malfunzionamenti, come altrettanto importante è saper comunicare e collaborare con gli sviluppatori.

I tester professionisti lavorano su una vasta gamma di settori, e sono figure fondamentali per garantire la qualità del prodotto, soprattutto in quei campi per quali un semplice errore potrebbe rappresentare un’esperienza spiacevole per il cliente, nonché una perdita di denaro o una violazione della sua privacy e sicurezza. Tra questi settori troviamo ad esempio quello dell’e-commerce, nel quale i tester si accertano che le applicazioni di transazione e pagamento siano sicure, l’industria delle telecomunicazioni, in cui si assicurano che le reti e i servizi di comunicazione siano stabili e di alta qualità, e quello dell’intrattenimento, in cui i tester dei migliori e più sicuri siti di slot online provano giochi come le slot machine, appunto, dei principali casinò virtuali, appurando che siano privi di bug e problemi di usabilità.


Fare il tester per arrotondare è possibile?

Svolgere il lavoro di tester professionista è quindi possibile, ma comporta molte responsabilità e un bagaglio di conoscenze per nulla minime. Se ai tester professionisti, sono richieste solide competenze tecniche e una profonda conoscenza di un software e del suo sviluppo, molte aziende offrono opportunità più accessibili, per coloro che intendono svolgere quest’attività pur avendo meno esperienza nel settore. Tali opportunità possono prevedere il test dell’usabilità, dove è richiesto di valutare semplicemente l’esperienza dell’utente su un’app o su un sito web, oppure il beta testing, con cui il tester verifica in anteprima versioni di app o giochi, fornendo feedback sulla propria esperienza.

In questo caso, quindi, il tester assume il ruolo di un potenziale cliente o utente, cercando di comprendere quali potrebbero essere le eventuali problematiche derivanti dall’utilizzo di una determinata versione dell’app o del programma.
Ma come si può iniziare a lavorare in questo settore? Online è possibile trovare piattaforme di testing dedicate a questo tipo di attività, a cui è possibile iscriversi per la collaborazione a nuovi progetti. È inoltre possibile, iscriversi a piattaforme dedicate al mondo del freelancing in generale, offrendo la propria disponibilità a svolgere il ruolo di tester per le aziende che potrebbero averne bisogno.


Quella del tester, quindi, è una figura ormai fondamentale per l’attuale mondo digitale, senza la quale la nostra esperienza con software e app, sarebbe decisamente più complicata. Molti sono i tester professionisti, ma tanti gli appassionati di tecnologia che possono trarre guadagno, svolgendo quest’attività nel tempo libero.

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