Home » La farsa del Green pass: cessione di libertà in cambio di libertà

La farsa del Green pass: cessione di libertà in cambio di libertà

by Lorenzo Zuppini
8 comments
green pass

Roma, 8 ago – L’idea di anteporre alle libertà degli individui un non ben definito interesse collettivo di stampo sanitario è tipico di quei governi (deboli) incapaci di autolimitare il proprio potere e la propria ingerenza nella vita dei consociati. I quali, proprio per questa ragione, vengono trasformati in sudditi. Il caso del “Green pass” è emblematico quanto stupefacente. Una pandemia, sulla quale governi occidentali e Oms si ostinano a non voler fare chiarezza rifiutandosi di definirla «pandemia cinese» sulla quale la dittatura comunista del dragone ha tutte le responsabilità, ha di fatto scoperchiato il vaso di Pandora del comunismo latente presente nella nostra fetta di mondo e nascosto sotto il tappeto della gaudiosa sinistra arcobalenista. Questo si sostanzia non tanto sul verbo marxista, quanto sul sottile e grottesco controllo sociale. Che, come un serial killer, individua sempre nuove vittime da mietere.

Cessione di libertà in cambio di libertà

L’ultimo colpo inferto si chiama per l’appunto Green pass. Ci è stato detto che la limitazione di libertà che comporta serve per riacquisire le libertà sospese. In pratica, con un macroscopico conflitto di interessi, chi sospende le libertà è anche chi le ripristina. Decidendo di volta in volta la motivazione più opportuna per giustificare tale mattanza. Alla base di questa nuova forma di controllo sociale vi è la balla della vaccinazione facoltativa, grazie alla quale il governo alza le mani. Presentandosi, anzi, come garante delle nostre libertà.

Invece la libertà di fare della propria salute ciò che si vuole, decidendo di sottoporsi o non sottoporsi a qualsiasi cura medica, viene agganciata alla truffa dell’interesse comune. Definito e calibrato, guardacaso, da pochissimi. E così si innesca il meccanismo per il quale ogni libertà non può esser mai totale e assoluta, perché dal suo esercizio potrebbero derivare ipotetici danni per altri. Esattamente come accade per la libertà di espressione: il Ddl Zan aveva il fine di limitarla pesantemente perché qualcuno si sarebbe potuto offendere sulla base di certe esternazioni. Dunque in Italia il governo ha assunto un ruolo paternalistico e di controllo e di sanzione. A causa di esso, i cittadini gli si rivolgono come se non fossero in grado di regolarsi autonomamente. Dovendo anzi delegare a soggetti terzi il diritto e il potere di stendere la riga oltre la quale vi è lo sbagliato.

Che senso ha, in tutta franchezza, sancire la libertà di non vaccinarsi se poi il governo incide clamorosamente sugli spicchi di libertà che contraddistinguono gli individui liberi? È una farsa. Ma si tratta di un teatrino contro il quale risulta difficile scagliarsi e ribellarsi. Un secondo dopo aver vergato un testo di protesta, infatti, la condizione di generale sudditanza non cambia per nulla.

Dov’è la Costituzione di fronte al Green pass?

Dovrebbe la Costituzione, quella decantata da Benigni, mettere in mano ai cittadini i mezzi necessari per far valere le proprie ragioni. Finanche quella di opporsi e bloccare il lavoro del governo in carica. Dovrebbe, la nostra Costituzione, sancire il primato del cittadino sulle istituzioni, assegnando a queste ultime il compito di regolamentare i rapporti tra consociati. Ad esempio per costruire immani opere pubbliche che i privati difficilmente potrebbero costruire. Oppure per difendere l’Italia all’interno e all’esterno dei confini. Accade clamorosamente il contrario. Noi cittadini vessati e martoriati tramite una legiferazione d’urgenza dai toni paternalistici e autoritari, mentre i confini del Sud Italia sono presi d’assalto.

Ecco, un governo che conoscesse i propri limiti e sapesse misurare il proprio interventismo, potrebbe considerare ostile una nazione straniera ed extra Ue che permette ai propri cittadini e a cittadini di altri Stati di imbarcarsi illegalmente sulle sue coste per intraprendere l’opera invasionista ai nostri danni. Qui il governo dovrebbe mostrare i muscoli, non obbligando al Green pass un popolo che sta tenacemente tenendo in alto il vessillo della libertà.

Lorenzo Zuppini

You may also like

8 comments

Sergio Pacillo 8 Agosto 2021 - 3:54

Chi non si vaccina muore e fa’ morire.
Tuonò.
L’obiettivo finale è attribuire a tutti il QR Code.
Associare un codice ad ogni individuo.
Nella sanità ad ogni individuo è associato già un codice a barre.
Ma questo non era sufficiente, ovviamente.

Reply
Green pass, steward in rivolta: "Noi non lo controlliamo" | Il Primato Nazionale 11 Agosto 2021 - 7:12

[…] La farsa del Green pass: cessione di libertà in cambio di… […]

Reply
Green pass, steward in rivolta: “Noi non lo controlliamo” 11 Agosto 2021 - 10:44

[…] 11 ago — Anche gli steward sul piede di guerra per quanto riguarda il controllo del Green pass, che da venerdì scorso è obbligatorio presentare negli stadi e agli eventi legati allo […]

Reply
Green pass, steward in rivolta: “Noi non lo controlliamo” | NUTesla | The Informant 12 Agosto 2021 - 12:11

[…] 11 ago — Anche gli steward sul piede di guerra per quanto riguarda il controllo del Green pass, che da venerdì scorso è obbligatorio presentare negli stadi e agli eventi legati allo […]

Reply
Israele, impennata di casi tra vaccinati. E il governo che fa? Green pass obbligatorio ovunque 18 Agosto 2021 - 2:22

[…] 18 ago — Israele blindatissimo fino a nuovo avviso: da oggi il Green Pass sarà obbligatorio per partecipare a qualsiasi tipo di attività pubblica, dai tre anni in su. Non […]

Reply
Nonostante 2ª e 3ª dose in Israele è boom di contagi tra i vaccinati. E il governo vuole mettere il Green Pass - Rassegne Italia 18 Agosto 2021 - 2:58

[…] Cristina Gauri – Roma, 18 ago — Israele blindatissimo fino a nuovo avviso: da oggi il Green Pass sarà obbligatorio per partecipare a qualsiasi tipo di attività pubblica, dai tre anni in su. […]

Reply
Prof plurilaureato si ribella: "Io non mi vaccino, non voglio fare la cavia. E non pago i tamponi" - Rassegne Italia 2 Settembre 2021 - 2:36

[…] Cristina Gauri – Roma, 2 set — Rifiuta il vaccino, è contrario al green pass e non vuole nemmeno pagare i tamponi: è il «prof» Valentino Di Carlo, 41 anni, […]

Reply
Il prof contro il Green pass: “Rifiuto il vaccino, non faccio la cavia e non voglio pagare i tamponi” - 2 Settembre 2021 - 3:22

[…] 2 set — Rifiuta il vaccino, è contrario al green pass e non vuole nemmeno pagare i tamponi: è il «prof» Valentino Di Carlo, 41 anni, […]

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati