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Gregoretti, sì del Senato: i giallofucsia mandano a processo Salvini

by Adolfo Spezzaferro
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gregoretti salvini

Roma, 12 feb – Come era prevedibile, il Senato ha autorizzato il processo a Matteo Salvini per il caso Gregoretti. L’ex ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona aggravato per aver ritardato lo sbarco di 131 clandestini a bordo della nave  Gregoretti in attesa di accordi Ue sul loro ricollocamento. Come anticipato, i senatori della Lega sono usciti dall’Aula e non hanno preso parte alla votazione. L’ordine del giorno presentato da FI e FdI per negare l’autorizzazione a procedere è stato respinto da M5s, Pd, Italia Viva e LeU, i partiti della maggioranza giallofucsia. Il numero dei favorevoli e dei contrari sarà reso noto solo in serata. Questo perché i senatori che non hanno partecipato alla votazione potranno infatti farlo fino al tardo pomeriggio comunicando il loro voto ai senatori segretari. L’esito dello scrutinio sarà ufficializzato soltanto intorno alle 19 di questa sera.

Giallofucsia mandano a processo Salvini con 149 voti contro i 73 dell’opposizione

Dopo la prima tornata di votazioni, nel tabellone luminoso, sono 149 i no (luce rossa) sull’ordine del giorno di Fratelli d’Italia e Forza Italia, che avrebbe bloccato l’autorizzazione a processare Salvini, a fronte di 73 (luce verde) a favore del testo da parte dell’opposizione. Fdi e Fi hanno votato contro il processo, sì invece, come previsto da M5S, Pd, IV e Leu.

Il discorso di Salvini: “Difendere confini mio dovere”

Nel suo intervento, il leader della Lega ha ribadito con forza di aver difeso i confini, l’onore e la sicurezza della Patria, rivendicando “con orgoglio di aver mantenuto una promessa elettorale. Tutti sapevano che avremmo fatto di tutto per bloccare gli sbarchi dei clandestini. E l’abbiamo fatto per più di un anno con gli amici dei 5 Stelle. A tal proposito, Salvini ricorda le dichiarazioni di Di Maio, Toninelli e Bonafede. L’ex ministro dell’Interno poi si rivolge all’ex ministro e consigliera giuridica Giulia Bongiorno: “Mi spiace disobbedire alla Bongiorno ma serve un processo per stabilire una volta per tutte se ho ragione. Anche l’attuale ministra dell’Interno Lamorgese ha protratto per giorni lo sbarco in attesa di ricollocamento. Ma io non la denuncio, noi siamo diversi antropologicamente”.

Adolfo Spezzaferro

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Jos 12 Febbraio 2020 - 5:24

..il pereonaggio Salvini non lo trovo ” limpido” ideologicamente… ma, se non altro, sembra ravveduto per il propio, non adamantino, passato politico..quindi, anche se con riserva, merita un appoggio contro il tentativo di golpe dei lerci pd e compagnucci vari da fogna..

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