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“I loro militanti sono analfabeti”: Giorgia Meloni querela Repubblica

by Alessandro Boccia
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meloni

Roma, 5 ott – «A nome dei militanti, degli elettori di Fratelli d’Italia, di tutte le persone che condividono le nostre idee, per difendere la loro onorabilità, adesso, Fratelli d’Italia querela Repubblica!», con queste parole Giorgia Meloni appare più che decisa nel non voler perdonare l’ennesimo articolo denigratorio apparso sul quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. La leader di FdI, tramite un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha spiegato che la volontà di sferrare “l’attacco per vie legali” è nata in seguito alla diffusione, da parte del giornale, di un pezzo contro la raccolta firme promossa dal suo partito per fermare la legge Boldrini che, da legge sullo “Ius soli”, oggi è diventata legge sullo “Ius culturae”.

Le infamanti accuse

Prima di esplodere in un: «Siamo stufi di gente che, non sapendo che cosa dire nel merito e non sapendo rispondere nel merito alle cose impresentabili che propone, pensi di cavarsela insultando l’avversario», Giorgia Meloni ha letto alcuni passaggi dell’articolo infamante, firmato da Luca Bottura: «Fratelli d’Italia sta raccogliendo firme contro lo “Ius culturae” secondo quello che Gramsci chiamava l’ottimismo della volontà, sperano, infatti, che i loro militanti sappiano scrivere. Il pessimismo della ragione porterebbe alla conclusione opposta, ma resta il dubbio concreto che, nel combinato disposto tra lo ius e culturae, sia la seconda parola a dar fastidio. Ciononostante i camerati usano come slogan: la cittadinanza non si regala dopo averla ricevuta in dono e volendola negare a chi invece se la guadagnerebbe mostrando di conoscere appunto la nostra cultura. La cultura, secondo i militanti di FdI, va guadagnata con un esame del parcheggio in doppia fila, lancio di rifiuti dal finestrino e tentativo di corruzione a pubblico ufficiale».

Repubblica sempre più caserma del Pd

Per Repubblica, insomma, come anche ha precisato la Meloni, i «camerati» di FdI, oltre ad essere degli analfabeti che odiano la cultura, vanno pazzi per i parcheggi in doppia fila, primeggiano nello sport del lancio del rifiuto dal finestrino, corrompono pubblici ufficiali a rotta di collo. Considerato lo spessore di questi giudizi, al posto di querelare, sarebbe forse più opportuno ridere. È abbastanza chiaro lo sforzo del giornale, sempre più caserma del Pd, di ricorrere a questi espedienti, per portare avanti il tema che la legge sulla cittadinanza conferita agli immigrati tramite “ius soli”, da poco rinominato “ius culturae”, sia quanto di più necessario in questo momento per il Paese.

Gli italiani, come è noto, di cittadinanza regalata tramite “ius soli” non ne hanno voluto sentir parlare ai tempi del governo Gentiloni e non ne vogliono sentir parlare nemmeno adesso con il governo Conte bis, non basta la semplice variazione di nome per fargli cambiare idea. Mica sono fessi.

Alessandro Boccia

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8 comments

SergioM 5 Ottobre 2019 - 6:28

Giorgia , non te la prendere per quel che dicono quelle “merde umane” ,
non sono un militante di FdI , ma sono un vecchio MISSINO , quelle
brutte persone di noi han detto e scritto ben di peggio .

…. cavolo , sto scrivendo , non sono più analfabeta , MIRACOLO !!!!

Ho sempre giudicato , al primo incontro , le persone dalle scarpe e dal
giornale che portavano sotto braccio (tipo baguette per i francesi) , mai sbagliato .
Chi legge repubblica o avvenire è SEMPRE una brutta persona .

Quel sudicio ricettacolo di insulti per le persone perbene , é l’ ultima spiaggia dei CRIMINALI lottacontinui … non ho mai capito come facesse
il figlio del COMMISSARIO CALABRESI a non vomitare entrandoci …..
affari suoi stare con gli “assassini morali” di suo Padre
(genitore 1 per i repubblichetti)

Fai bene a querelarli ….. ma …. vedrai entrare un giudice con l’ immondo
fogliaccio sottobraccio ….. e con scarpe orribili .

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Maori 5 Ottobre 2019 - 7:00

..ma non è diverso lo jus soli da lo jus culturae. È probabile che si deve rispiegare tutto due volte almeno a questa signora!

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Raffo 5 Ottobre 2019 - 7:18

Attenzione , repubblica non è solo caserma piddina immigrazionista servo-europeista ma rappresenta la fallace e menzognera propaganda sinistra che racchiude in una enfasi antidemocratica la surreale mentalità anti Italiana che ci vuole far scomparire come popolo e renderci servi di un meticciato brutale e bestiale………non ci resta che combattere, sino a che ce lo permettono………..altrimenti meglio la morte della schiavitù……….. Non temete,fra poco ci sarà un burocrate che indagherà la Meloni con una indegna motivazione…………..vergogna.

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Fabio 6 Ottobre 2019 - 2:50

Le zecche fasciste si agitano ma rientrano nelle fogne

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Fabio 6 Ottobre 2019 - 10:07

Come rosicano i fasci 4 gatti in estinzione

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Commodo 6 Ottobre 2019 - 12:50

È tutto regolare! È tipico degli appartenenti – simpatizzanti del “partito” che è partito con la “base” essenzialmente composta dai “simil – Peppone” e dalla sua “giunta ” di conclamati ignoranti. (Avanti o Popolo! Che siamo in tanti! Tutti ignoranti! Tutti ignoranti!… Avanti o Popolo! Che siamo in tanti! Tutti ignoranti! Come capron!!!… Bandiera rossa la trionferà! Nei cessi pubblici della città!… Etc., Etc.). Adesso che hanno, con un incessante lavorio da termiti, dal dopoguerra ad oggi, gravemente minato il tessuto sociale in ogni suo aspetto, trasformando i valori in disvalori, le virtù, siano esse civili o militari, in gravissimi difetti, quando non in CRIMINI, trasformato la Pubblica Istruzione, la Giustizia, etc. , in burlette, sberleffi , beffe & barzellette, si permettono, quando l’elementare buon senso e la diligenza del BUON PADRE DI FAMIGLIA si ribellano alle loro indifendibili e sconce trovate, e non esistono argomentazioni sensate da contrapporre, di dare degli “analfabeti” a coloro che non ne vorrebbero più sapere di LORO! Di attribuire agli ALTRI una tara, una caratteristica di cui sono, da sempre, atavici portatori e titolari! Caratteristica conclamata che costituisce parte integrante della loro tutt’ altro che nobile, reputazione. Tara che, con manate di cerone, costituito dalle loro “mezze lauree” , “lauree sindacali” , “conseguite” , magari, con il (LORO!!!) “Sei politico” , con il “diciotto, e un calcio nel sedere”! Cercano in tutti i modi di mascherare e spacciare, anzi! Per CULTURA!!! Questi mentecatti, dotati di titoli cartacei attestanti status di “dottori” in qualche cosa, sia che scrivano scemenze per “Repubblica” , o che “dirigano” un malcapitato ente pubblico, quando bollano come “ignoranti” coloro che vorrebbero incamminarsi su altre “strade” , (non quella di gino STRADA, n.d.r.), sembrano raffigurare il classico quadretto rappresentato dal bue che dà del CORNUTO all’ asino!!!

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Sirio 6 Ottobre 2019 - 1:00

Ma guarda questi moralisti brava gente diceva qualcuno prima di togliere la pagliuzza nell’ occhio di alcuno togli prima la trave nel tuo occhio. Tutti ad avere ragione pur sapendo di aver sbagliato

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omen 6 Ottobre 2019 - 2:01

Quelli di Repubblica sono giornalisti che commettono più errori in assoluto, me ne sono accorto spesso leggendo i loro articoli. Non me la prenderei più di tanto con battute da scuole elementari, sono offese da minorati mentali e non discorsi di persone adulte.

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