Home » A Gaza la rappresaglia di Israele è un massacro: 830 morti

A Gaza la rappresaglia di Israele è un massacro: 830 morti

by Alberto Celletti
0 commento
Gaza attacchi Israele

Roma, 11 ott –  A Gaza Israele torna a bombardare. Come ai vecchi tempi o nel passato usuale, direbbe qualcuno. Stavolta, innescata dall’attacco di Hamas di qualche giorno fa. A prescindere dalle dinamiche differenti, però, i numeri delle vittime fanno già rabbrividire.

Gaza, la rappresaglia di Israele: 830 morti e oltre 4mila feriti

Come riporta l’Ansa, i morti a Gaza dopo la rappresaglia di Israle al momento sono 830, con circa 4.250 feriti. A riferirlo è il ministero della Sanità di Hamas. L’esercito di Tel Aviv ha reagito insomma senza trovvi convenevoli, come ripete anche il ministro della Difesa Yoav Gallant, il quale già ieri si era espresso in modo durissimo. “Ho allentato tutte le restrizioni, abbiamo il controllo dell’area e ci stiamo muovendo verso un’offensiva totale. Hamas ha voluto un cambio a Gaza, cambierà di 180 gradi rispetto a quanto ha pensato”. Intanto il presidente turco Recep Erdogan interviene sulla questione durante una conferenza stampa congiunta con il cancelliere austriaco  Karl Nehammer, in visita ad Ankara, e osserva: “Che cosa ci fa in Israele una portaerei americana? Comincerà a compiere gravi massacri da quelle parti, colpendo e distruggendo Gaza”.

Verso un’offensiva totale, ma l’Onu avverte: “Proibita dal diritto internazionale”

L’assedio totale a Gaza che Israele è pronta ad attuare, però, riceve lo stop formale delle Nazioni Unite. Secondo il capo dell’Onu per i diritti umani Volker Turk, un attacco totale è “proibito” dal diritto internazionale umanitario: “L’imposizione di assedi che mettono in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la loro sopravvivenza è vietata dal diritto internazionale umanitario”. Anche il capo degli affari umanitari dell’Onu Martin Griffiths è categorico: “La portata e la velocità di ciò che sta accadendo nei territori palestinesi occupati e in Israele sono agghiaccianti. Il mio messaggio a tutte le parti è inequivocabile, le leggi di guerra devono essere rispettate”. Aggiungendo poi: “Coloro che sono tenuti prigionieri devono essere trattati umanamente e gli ostaggi devono essere rilasciati senza indugio. Durante le ostilità, i civili e le infrastrutture civili devono essere protetti, e gli aiuti umanitari, i servizi e le forniture vitali a Gaza non vanno bloccati”.

Alberto Celletti

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati