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Gli anarchici che hanno devastato Torino? Sono giĆ  liberi

by Alessandro Della Guglia
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Torino, 13 feb – Gli anarchici che sabato scorso hanno messo a ferro e fuoco Torino sono tutti fuori dal carcere. I più, in realtĆ , non sono mai stati identificati mentre gli undici arrestati verranno scarcerati oggi. In attesa del processo saranno sottoposti semplicemente all’obbligo di firma, prima di dover rispondere di devastazione, porto e lancio di oggetti esplodenti, blocco stradale e resistenza aggravata.

“La misura decisa dal giudice – ha spiegato all’Adnkronos uno dei legali, Claudio Novaro – riguarda il reato di resistenza al momento dell’arresto mentre per gli altri capi di imputazione non sono stati ravvisati i gravi indizi di colpevolezza in quanto non possono essere attribuiti indistintamente a tutti. Per ora ci accontentiamo, strada facendo decideremo come comportarci per il futuro”, ha dichiarato l’avvocato. Il gip del Tribunale di Torino ha cosƬ deciso di non trattenere in carcere gli anarchici fermati in via Bava mentre tentavano di fuggire alle forze dell’ordine.

Una decisione però che non ĆØ affatto piaciuta alla polizia: “Sospettati di reati gravissimi tornano tranquillamente alle proprie ā€˜faccende’ – ha detto Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato – CosƬ un lavoro di oltre venti ore filate portato faticosamente a termine dai colleghi in quella giornata di ordinaria follia viene praticamente vanificato”. Secondo Mazzetti: ā€œBisognerebbe introdurre il reato di terrorismo di piazza che inasprisca le pene, le misure cautelari, gli strumenti di prevenzione”.

VIOLENZA E TERRORISMO

Intanto però chi ha pensato bene di scatenare una guerriglia a Torino ĆØ libero e giocondo. Nonostante che la Digos del capoluogo piemontese abbia dimostrato l’esistenza di ā€œun’associazione stabile, munita di basi logistiche e mezzi, che ha portato a termine numerose azioni violente in più Centri per l’immigrazione e il rimpatrio CprĀ (in particolar modo quello di Ā corso Brunelleschi a Torino) nonchĆ© di diverse societĆ  di servizi a essi collegateā€.

Insomma lo scopo dei responsabili dell’Asilo occupato era ostacolare con ogni mezzo, anche appunto utilizzando violenza, la politica immigratoria dello Stato. Annullando o depotenziando i Centri per rimpatri e arrivando aĀ colpirli con attentati.

Alessandro Della Guglia

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1 commento

Raffo 13 Febbraio 2019 - 10:10

Ricapitolando………. spaccare le ossa ai poliziotti, bruciare auto, mettere a ferro e fuoco intere vie della cittĆ , sputare, menare,intimidire, minacciare,spacciare e spaccare vetri e vetrine non sono atti gravi per l’illuminato gip…………..mi piacerebbe dire ciò che veramente penso…………sottolineo che questi comunistoidi bastardi restano vergognosamente impuniti poichĆ© sono il braccio armato della dittatura sinistra che ammorba la nostra patria,nutriti e scaldati dai piddini immigrazionisti, protetti e tutelati da una magistratura politicizzata e vigliacca,che si approfitta di un potere illimitato e senza controllo…….. in tal modo le zecche comunistoidi restano libere……….paese ignobile.

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