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“Il comunismo comincia così”. Trump attacca Twitter per la continua censura

by Adolfo Spezzaferro
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Washington, 25 dic – Donald Trump torna all’attacco: le elezioni sono truccate e Twitter che lo censura è l’inizio del comunismo. Un Natale differente quello del presidente degli Stati Uniti che si è prodotto in uno dei suoi bombardamenti a colpi di tweet. Il tycoon non si arrende mentre ormai appare praticamente impossibile ribaltare l’esito del voto e impedire che il suo rivale dem Joe Biden si insedi alla Casa Bianca, il prossimo 20 gennaio.

Trump: “La frode elettorale non è una teoria cospirazionista, è un fatto”

“La frode elettorale non è una teoria cospirazionista, è un fatto”. Trump rilancia le sue accuse di frode nelle ultime elezioni Usa 2020, in cui ha vinto Biden (come certificato dal Collegio elettorale). Il presidente uscente attacca nuovamente anche Twitter, reo di segnalare i suoi messaggi come discutibili, nella migliore delle ipotesi.

“Censura di Twitter, è così che comincia il comunismo”

“Twitter non ha più limiti con le sue segnalazioni, sta facendo di tutto per sopprimere persino la verità. Dimostra quanto sia pericoloso, soffocando volontariamente la libertà di parola. E’ molto pericoloso per il nostro Paese. Il Congresso sa che questo è il modo in cui comincia il comunismo. La censura nella sua forma peggiore. Eliminate la sezione 230!”, scrive Trump. In merito il tycoon a maggio scorso ha firmato l’ordine esecutivo che dà delega alle autorità di modificare la sezione 230 del Communications Decency Act. Una legge del 1996 che prevede la non responsabilità della piattaforma rispetto ai contenuti pubblicati da terze parti. In sostanza, la piattaforma non viene qualificata come editore. Invece Trump, spesso censurato da Twitter – palesemente schierato con i dem -, chiede che tutti i social media siano equiparati agli editori tradizionali, con tutte le responsabilità connesse che ne derivano.

Trump attacca i senatori repubblicani che non lo sostengono: “Non dimenticherò mai”

Poi Trump se la prende con i repubblicani che non sostengono i suoi sforzi. “Ho salvato almeno 8 senatori repubblicani, compreso Mitch (McConnell, leader repubblicano al Senato, ndr) dalla sconfitta nelle ultime elezioni truccate. Ora, quasi tutti loro se ne stanno seduti a guardare me che combatto contro un nemico feroce, la sinistra radicale democratica. Non dimenticherò mai“, avverte minaccioso il presidente. Infine esulta per l’efficienza della campagna vaccinale. “Più di un milione di americani hanno ricevuto il vaccino contro il virus cinese, un ritmo record”.

Adolfo Spezzaferro

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