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Concorsi di bruttezza: ecco il primo trans a vincere una competizione Miss America

by Cristina Gauri
4 comments
miss america trans

Roma, 10 nov — Concorso di bellezza o di bruttezza? Viene da chiederselo osservando Brian Nguyen, il cittadino americano che può fregiarsi del primato di primo trans a vincere un titolo per la Miss America Organization. Questo giovanotto dalla chioma folta e con chiari — tra i tanti —problemi di obesità è stato nominato Miss Greater Derry 2023 e ha sgraffignato alle altre partecipanti, ragazze biologicamente tali, una corona con brillanti e una borsa di studio del programma Miss Greater Derry per «giovani donne» di età compresa tra 17 e 24 anni. 

Il primo trans vincitore di una competizione Miss America

«Mi chiamo Brian Nguyen, ho 19 anni e attualmente sono una matricola al Nashua Community College con specializzazione in Business management», scrive Nguyen su Instagram che fa sapere di non vedere l’ora «di competere per Miss New Hampshire» il prossimo aprile «per rendervi tutti fieri di me». E’ evidente che Nguyen si sente già la vittoria in tasca.

Le reazioni degli utenti dei social media sono contrastanti e polarizzate, come sempre avviene quando un uomo si appropria di uno spazio femminile grazie al grimaldello dell’inclusività. Il problema, nel caso di specie, va oltre l’inclusione di un maschio biologico in una competizione che dovrebbe essere riservata alle donne: qui c’è da chiedersi piuttosto, di che salume sono foderati gli occhi dei giudici di questo «concorso di bellezza». Fanno prima stringere il cuore e poi infuriare le immagini di Nguyen, con il suo mascherone di trucco da demone sumero e il corpaccione sgraziato, che troneggia tronfio in mezzo a ragazzette depredate di un’opportunità e costrette a sorridere per evitare lo stigma della transfobia. 

Miss Usa è meno inclusivo (per fortuna) 

E pensare che proprio questa settimana la Corte degli Stati Uniti aveva stabilito che Miss Usa (l’altra organizzazione che si occupa di concorsi di bellezza negli stati Uniti) non è obbligata a includere i trans nella rosa delle concorrenti. «Come il teatro, il cinema o l’halftime show del Super Bowl, i concorsi di bellezza combinano il discorso con performance dal vivo come musica e danza per esprimere un messaggio — ha scritto nella sentenza  il giudice Lawrence VanDyke — E sebbene il contenuto di questo messaggio vari da concorso a concorso, è comunemente inteso che le gare di bellezza sono generalmente concepite per esprimere la ‘visione ideale della femminilità americana’».

Cristina Gauri

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4 comments

brutta ciao 10 Novembre 2022 - 5:08

Uno spettacolo che favorisce senz’ altro la denatalità. Meglio restare nel limbo ed attendere, attendere, ancora attendere. Purtroppo a me non è riuscito e sono ancora qui a chiedermi il motivo.

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A 10 Novembre 2022 - 5:16

Che brutte malattie….

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Ste 10 Novembre 2022 - 6:25

Leggo dall’articolo: «Mi chiamo Brian Nguyen, ho 19 anni […] e non vedo l’ora di competere per Miss New Hampshire il prossimo aprile per rendervi tutti fieri di me».

Sempre che colesterolo e glicemia non lo ammazzino prima… (Si può ancora scrivere, vero, che l’obesità è fra le prime cause di patologie cardiache senza rischiare di doversi sorbire le deliranti frignate del politicamente corretto?)

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mikepz 13 Novembre 2022 - 10:35

l’agenda depopolatrice prosegue come un treno

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