Home » Coprifuoco: rispunta l’autocertificazione. Non è ancora lockdown ma ci siamo quasi

Coprifuoco: rispunta l’autocertificazione. Non è ancora lockdown ma ci siamo quasi

by Adolfo Spezzaferro
1 commento
coprifuoco

Roma, 21 ott – In tutta Italia sindaci e governatori stanno adottando misure per contrastare l’aumento dei contagi e bloccare la cosiddetta movida. Come era prevedibile, poiché il nuovo Dpcm lascia agli amministratori locali la possibilità di inasprire le restrizioni anti-coronavirus in vigore, dalla Lombardia alla Campania, passando per la Liguria e il Piemonte, scattano provvedimenti drastici come il coprifuoco, la chiusura dei centri commerciali, zone a rischio assembramento come piazze e vie del centro che diventano off limits. E rispunta pure l’autocertificazione, uno dei simboli del lockdown di questo inverno.

In Lombardia coprifuoco da domani

In Lombardia, dove da domani (se il governatore Attilio Fontana e il leader della Lega Matteo Salvini avranno trovato la quadra) entrerà in vigore il coprifuoco dalle 23 alle 5, con il divieto di spostamento, sarà obbligatorio compilare l’autocertificazione per giustificare l’uscita di casa dopo le 23. Si dovrà dunque dimostrare che esistono “comprovate esigenze” per aver violato il coprifuoco. In caso di motivi di lavoro si dovrà indicare il datore di lavoro e l’indirizzo. In caso invece di motivi di urgenza dovranno essere specificati la destinazione e la durata dell’uscita, ma – secondo quanto anticipa il Corriere della Sera – non si dovrà specificare il nominativo della persona da cui si va eventualmente, in rispetto della privacy. Starà poi alle forze dell’ordine effettuare i controlli del caso. Sempre in Lombardia nel fine settimana saranno chiusi i centri commerciali non alimentari e la grande distribuzione, lasciando aperti i supermercati e i negozi di generi di prima necessità.

In Campania limitati anche gli spostamenti tra province

Anche in Campania da venerdì scatta il coprifuoco ma con regole ancora più stringenti. Infatti il governatore Vincenzo De Luca ha imposto anche per tutto il giorno (e non solo dalle 23 alle 5) “la limitazione degli spostamenti interprovinciali, se non giustificati – previa autocertificazione – da motivi di lavoro, sanitari, scolastici, socio-assistenziali, approvvigionamento di beni essenziali”. Le scuole rimangono chiuse, ad eccezione delle elementari, che riapriranno lunedì 26 ottobre se la curva dei contagi lo consentirà – come si legge nell’ordinanza di De Luca.

In Piemonte torna la didattica a distanza per gli studenti delle superiori

In Piemonte invece, per disposizione del governatore Alberto Cirio, i locali pubblici dovranno chiudere alle 24, ma nel fine settimana scatterà la serrata dei centri commerciali, resteranno aperti soltanto alimentari e farmacie. Tornano le videolezioni per gli studenti più grandi. Da lunedì 26 ottobre le classi dalla seconda alla quinta delle superiori dovranno seguire per almeno il 50% dei giorni la didattica a distanza, in alternanza con la presenza in aula.

In Liguria divieto assoluto di assembramento

Didattica a distanza al 50% anche per il governatore della Liguria Giovanni Toti che per le scuole superiori ha previsto la presenza al 50% degli studenti con “l’esclusione delle classi prime”. Stretta anche per le sale da gioco, aperte fino alle 18. Circoli e centri culturali devono chiudere a mezzanotte. Divieto di assembramento totale nell’intera regione a partire da lunedì. “Vietiamo alle persone di stazionare in gruppi, da parte dei cittadini c’è bisogno del massimo rigore nei comportamenti”, ha detto Toti, spiegando anche che è stato esteso a tutta la Liguria il divieto assoluto di manifestazioni di ogni genere.

Sindaci pronti a chiudere le aree della movida

Arrivano restrizioni anche da parte dei sindaci, con probabili chiusure dei centri cittadini in chiave anti-movida nelle grandi città, Roma compresa. Intanto, in Sardegna chiusi le scuole e gli asili di Sestu, nella Città metropolitana di Cagliari, così come i baby parking, le palestre, le biblioteche e le piazze attrezzate con giochi. Fino al 29 sono state sospese anche le manifestazioni culturali e sportive e tutti gli eventi pubblici e privati. Possibili restrizioni anche per i mercatini rionali e quelli natalizi. In ogni caso, forze dell’ordine e la polizia locale effettueranno posti di blocco e controlli sul rispetto dei divieti in tutte le aree interdette o soggette a limitazioni. Parteciperanno ai controlli anche i militari dell’operazione “Strade Sicure”. A tal proposito, in Campania sono già stati inviati 100 unità di rinforzo.

Possibile un nuovo Dpcm, sarebbe il terzo in pochi giorni

Intanto si vocifera di un possibile nuovo Dpcm da parte del premier Giuseppe Conte – sarebbe il terzo nell’arco di pochi giorni – per uniformare i vari provvedimenti regionali, almeno sul fronte del coprifuoco, che potrebbe essere imposto alle 23 su tutto il territorio nazionale. Nell’aria ci sarebbero anche restrizioni molto più dure, come il divieto di spostamento tra regioni se non per lavoro o necessità comprovate.

Adolfo Spezzaferro

You may also like

1 commento

Anton 21 Ottobre 2020 - 9:54

Allora: la mascherina non basta, il distanziamento non basta, i guanti non bastano, il disinfettante non basta, gli integratori di vitamina C non bastano, limitare le uscite alle “cose essenziali” non basta… Forse, basterà il vaccino? 😒

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati