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Coronavirus, negli Usa 1.480 morti in 24 ore. Impennata di vittime anche in Francia

by Ludovica Colli
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Washington, 4 apr – Nuovo drammatico record negli Stati Uniti, dove – secondo i dati della Johns Hopkins University – le vittime da coronavirus in 24 ore sono state 1.480. Non era mai successo prima da quando è scoppiata la pandemia. In totale i decessi da quando si è diffusa l’epidemia nel Paese sono 7.159, di cui 3 mila a New York, la città più colpita. I casi di contagio accertati sono oltre 278 mila. Gli Stati Uniti (circa 330 milioni di abitanti) sono il Paese più colpito al mondo dal Covid-19, con oltre il doppio dei contagi di Italia e Spagna, le altre due nazioni dove l’epidemia si è diffusa maggiormente. Il presidente Donald Trump fa sapere che lascerà ai singoli governatori la decisione sulle misure restrittive anti contagio. Niente ordine nazionale di restare a casa, come avevano chiesto invece diversi esperti Usa. “In Italia e Spagna è diverso, loro hanno un problema più grande”, ha chiarito Trump.

Impennata di morti in Francia dopo il conteggio dei decessi nelle case di cura per anziani

Intanto è aumentato notevolmente il numero di morti in Francia dopo che le autorità hanno deciso di inserire nel conteggio dei decessi le persone morte nelle case di cura per gli anziani. In soli due giorni, come conseguenza dell’inclusione dei dati dalle case di riposo, i casi confermati sono aumentati del 44%, portando a oltre 83 mila il numero complessivo di persone contagiate dal coronavirus in Francia, superando quindi il numero di casi positivi al SARS-CoV-2 della Cina. Il numero di morti sale invece a 6.520, inclusi appunto i 1.416 decessi nelle case di cura per anziani. Tuttavia, come precisato dal ministero, la cifra è ancora “incompleta”. Al contempo, il numero di casi confermati negli ospedali è aumentato di 5.233 persone (+9%), portando a 64.338 pazienti attualmente positivi. Secondo i dati forniti dal ministero della Salute francese circa 27.432 pazienti sono attualmente ricoverati in ospedale, di cui 6.662 in terapia intensiva.

La Cina si ferma per onorare la memoria delle vittime

La Cina oggi si è fermata e ha onorato la memoria delle 3.300 vittime ufficiali del coronavirus e dei primi 14 ‘martiri’ caduti in prima linea nell’Hubei lottando contro l’epidemia. Per tre minuti l’intero Paese si raccolto in silenzio alle 10 (le 4 ora italiana). Il presidente Xi Jinping e i vertici di Partito comunista e governo, tutti con un fiore bianco sul petto, hanno tenuto una cerimonia alla Zhongnanhai, compound di Pechino sede del Partito comunista e del governo, sostando in raccoglimento davanti alla bandiera nazionale cinese a mezz’asta. La Cina sta affrontando un’ondata di ritorno di casi di contagio. I cittadini di Wuhan (città-focolaio dell’epidemia da cui tutto è iniziato) sono stati invitati dalle autorità locali a restare a casa. Il timore è quello di una nuova diffusione del coronavirus, soprattutto dopo che nei centri attorno alla metropoli sono stati trovati nuovi casi di contagio. Il segretario del Partito comunista locale Wang Zhonglin ha spiegato: “Il rischio di rimbalzo della pandemia resta alto a causa di fattori interni ed esterni“. Per l’8 aprile era previsto un allentamento sulla stretta degli spostamenti dalla città.

Ludovica Colli

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