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Coronavirus: negli Usa 4 mila vittime, 830 in un giorno. Trump: “Ci aspettano due settimane dolorose”

by Ludovica Colli
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Washington, 1 apr – L’epidemia di coronavirus dilaga negli Stati Uniti, primo Paese al mondo per contagi, dove i positivi sono saliti a 190 mila e le vittime sono più di 4 mila. Secondo la Cnn, solo martedì si sono registrate almeno 830 vittime, un record drammatico per gli Usa. E secondo gli esperti il bilancio finale in termini di vite umane potrebbe essere davvero pesante: tra i 100 mila e i 240 mila morti per Covid-19. Nel briefing alla Casa Bianca, il vicepresidente Mike Pence ha reso noto che sono stati effettuati oltre 1,1 milione di test, mentre gli esperti della task force Usa, Anthony Fauci e Deborah Birx, hanno spiegato che le misure di distanziamento sociale funzionano, come sta dimostrando il caso dell’Italia.

Trump: “Ci aspettano due settimane molto dolorose”

Ci aspettano due settimane molto dolorose. Le linee guida indicate due settimane fa verranno estese fino al 30 aprile. E’ cruciale che ogni cittadino faccia la propria parte, è una questione di vita o di morte. Stiamo combattendo contro un nemico invisibile”. Così Donald Trump nel corso del briefing alla Casa Bianca ha avvertito la popolazione del fatto che nei prossimi due giorni l’epidemia si diffonderà ancora di più. “Siamo impegnati in una grande sfida mai affrontata finora“, ammette il presidente Usa, invitando ogni americano “a fare sacrifici”. “Sarà molto doloroso, saranno due settimane di grande sofferenza”, ripete, auspicando che alla fine di aprile la situazione migliori sensibilmente. “Sarà come un raggio di luce improvviso. Credo e spero sarà così. La nostra forza sarà messa alla prova, dovremo dimostrare la nostra resistenza ma l’America risponderà con amore, coraggio e volontà di ferro”.

Le previsioni variano dalle 38 mila a circa un milione di vittime

Nel corso del briefing, la task force della Casa Bianca ha citato alcuni modelli disponibili sullo sviluppo dell’epidemia. Un modello, elaborato dall’University of Washington’s Institute for Health Metrics and Evaluation, ipotizza il picco per il 15 aprile e prevede tra i 38 mila e i 162 mila decessi, a seconda dell’applicazione corretta delle misure restrittive. In alcuni Stati, tuttavia, le misure non sono ancora state pienamente adottate. Molto più drammatico il quadro delineato dall’Imperial College di Londra (qui le stime sull’epidemia in Italia), che stima 2,2 milioni di morti in assenza di misure di contenimento, 1,1 milioni con provvedimenti moderati.

Ludovica Colli

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