Washington, 17 apr – Gli Stati Uniti registrano un altro drammatico record dall’inizio della pandemia di coronavirus: nelle ultime 24 ore sono 4.591 i decessi registrati. Lo ha riferito la Johns Hopkins University mentre il presidente Donald Trump annunciava il piano in tre fasi per riaprire gli Usa e rilanciare l’economia. Il precedente record negativo, registrato mercoledì, era di 2.569 morti. In totale quindi salgono a 33.286 i decessi dall’inizio dell’epidemia. Il numero dei nuovi contagi, 31.451, è più o meno in linea con quello dei giorni precedenti e porta il totale a 671mila. Gli Stati Uniti (330 milioni di abitanti) sono il Paese di gran lunga più colpito dal Covid-19.
Trump: “Riaprire di nuovo l’America”
E’ il momento di “riaprire di nuovo l’America”, ha detto Trump rendendo noto un documento di 18 pagine in cui sono contenute le linee guida che gli Stati dovranno seguire per riportare le persone al lavoro, riaprire le scuole e le attività commerciali. Il presidente Usa ha precisato che la decisione di riaprire spetterà ai singoli governatori sulla base dei dati a disposizione. In tal senso, 29 Stati sono già pronti per lasciarsi alle spalle il lockdown, la serrata generale. Trump conferma che il picco di contagi è stato superato: “I nostri esperti ci dicono che la curva si è appiattita e che il picco è dietro di noi”. Poi ha evidenziato ancora una volta l’importanza di applicare restrizioni a viaggi e limiti agli ingressi: “Mentre iniziamo a riaprire dobbiamo vigilare affinché venga bloccato l’ingresso del virus dall’estero. I controlli ai confini, le restrizioni sui viaggi e le altre limitazioni sugli ingressi sono più importanti che mai“. Gli Usa “devono avere un’economia che funziona e vogliono farla riprendere molto velocemente”. Anche perché, ha concluso, “una chiusura nazionale non è sostenibile a lungo termine“.
Le tre fasi: dalle riapertura di cinema e ristoranti al ritorno alla normalità
Veniamo al piano in tre fasi della Casa Bianca. Gli Stati inizieranno la fase uno dopo aver soddisfatto alcuni criteri fondamentali tra cui il calo delle infezioni per 14 giorni consecutivi. Nella prima fase, scuole e bar rimarrebbero chiusi. Ma luoghi di culto, ristoranti, cinema, palestre e complessi sportivi potrebbero riaprire con un rigoroso distanziamento tra i presenti. Nella fase due potrebbero riaprire le scuole e potrebbero riprendere i viaggi non essenziali, ma la maggior parte dei dipendenti sarebbe incoraggiata a continuare il telelavoro. La terza fase infine raccomanda “l’assunzione illimitata di personale nei luoghi di lavoro” e un ritorno alla normalità.
La task force per la ripresa con tutti i big dell’economia Usa
Per gestire al meglio la ripresa delle attività produttive, l’amministrazione Usa ha creato delle task force per i settori chiave dell’economia, in cui figurano i rappresentanti di multinazionali e principali gruppi industriali. L’insieme di queste task force è stato chiamato “Great American Economic Revival Industry Group“. Per l’industria dell’auto, General Motors, Fiat Chrysler, Ford Motor, Tesla. Per l’industria manifatturiera, le multinazionali Caterpillar, Cummins, Deere, Dow, General Electric, Emerson Electric, Pernod Ricard e Nucor. Per banche e finanza, sono ovviamente presenti tutti i big di Wall Street (Bank of America, JpMorgan, Goldman Sachs, Citigroup, Wells Fargo e Morgan Stanley). Per la Difesa i maggiori contractor del Pentagono come Lockheed Martin e Northrop Grummann e per l’energia le grandi compagnie petrolifere, tra cui ExxonMobil, Chevron e ConocoPhillips. Ci sono poi le task force per l’agricoltura, la salute e la farmaceutica (con tutti i big come Johnson&Johnson, Procter&Gamble, Abbott, Pfizer), il turismo, l’immobiliare, la grande distribuzione, le telecomunicazioni, i trasporti e gli sport. Altri colossi li troviamo infine nella task force dell’high-tech con Apple, Oracle, Intel, Ibm, Microsoft, Facebook e Google.
Adolfo Spezzaferro
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