Ragusa, 21 apr — Una brutta storia di degrado e insensibilità verso gli animali è andata in scena in provincia di Ragusa, dove un gruppo di bambini ha infierito su di un cucciolo di cane randagio mozzandogli le orecchie con un paio di forbici. I bimbi, di età compresa tra i nove e i dieci anni, hanno lasciato l’animale sanguinante sull’asfalto dopo aver sfogato il loro sadismo.
Teatro dell’episodio è il paesino di Acate, nel nord della provincia ragusana. Solo l’intervento di un passante ha messo fine alle atroci sofferenze patite dal cucciolo, che giaceva sul selciato con le orecchie mozzate circondato dai suoi piccoli aguzzini. Una corsa tempestiva dal veterinario ha poi scongiurato il peggio: il cagnolino è stato salvato.
Il gruppo di bambini mozza le orecchie al cucciolo
Secondo quanto riportato da Ragusa Oggi, il gruppetto di bambini aveva deciso di infierire nei confronti di una cucciolata di randagi che girovagava per strada non lontano dal centro abitato. I piccoli avrebbero prima cercato di attirare i cagnolini, e poi ne avrebbero catturati alcuni per mozzare loro le orecchie e torturarli in vari modi. Compiuta l’operazione sul primo cucciolo, il gruppetto di giovanissimi sadici aveva tentato di ripetere il gesto sui cani rimanenti. Ma a questo punto è intervenuto il passante che ha impedito loro di procedere con ulteriori sevizie. L’uomo ha quindi allertato il veterinario e le forze dell’ordine che hanno provveduto ad identificare i bambini e riconsegnarli alle rispettive famiglie. Il cucciolo è stato tempestivamente ricucito e ora sta bene: «È stato coraggioso – hanno fatto sapere i medici – tanto coraggioso che è stato ribattezzato Leone».
L’assurda giustificazione
«Mio nipote non voleva uccidere il cane. Essendo un bambino, pensava di farlo più bello», è stata l’incredibile giustificazione della zia di uno dei bambini colpevoli di avere mozzato le orecchie al cucciolo. «Quanto tristemente accaduto al povero cucciolo evidenzia un certo degrado sociale e quella mancanza di cultura che, ancora presenti in molti territori dove la presenza delle istituzioni talvolta latita, possono sfociare in episodi come questo». Così il responsabile Oipa di Ragusa Riccardo Zingaro. I bambini, sempre secondo quanto riportato dalle cronache locali, sarebbero stati segnalati ai servizi sociali.
Cristina Gauri
1 commento
Gentile C.Gauri, sadismo dei bambini?! Penso che ai servizi sociali (brutto termine), debbano essere segnalati i genitori, le maestre e la comunità in cui vivono. Per valutare le reali responsabilità circa un mancato insegnamento.