Roma, 5 ago – L’indicatore dei consumi di giugno, secondo Confcommercio, conferma il permanere di un quadro economico che non specifica una precisa direzione di marcia. La confederazione dei commercianti ha presentato un chiaro e poco eludibile resoconto nel quale boccia il bonus da 80 euro voluto dal presidente del consiglio Matteo Renzi: “L’effetto bonus è quasi invisibile”. E i dati snocciolati sembrano confermarlo: le vendite al dettaglio a giugno sono cresciute dello 0.1% rispetto al mese precedente e dello 0.4% rispetto a un anno fa. Dati ancora una volta inferiori rispetto alla media europea, certificata dall’Eurostat al +0.4 su base mensile e addirittura +2.4 rispetto a giugno 2013.
Sempre sul bonus di 80 euro la Confcommercio ha aggiunto: “E’ troppo poco rispetto alle attese, sono segnali positivi, ma straordinariamente deboli e insufficienti per affermare che la domanda delle famiglie sia giunta ad un incoraggiante punto di svolta”. Come conferma arriva anche il peggioramento registrato a luglio dal clima di fiducia delle famiglie, che è “il secondo consecutivo, sintomo del permanere di uno stato di disagio caratterizzato dalla dominanza dell’incertezza per il futuro rispetto agli effetti reali di un maggior reddito disponibile”.
Nessuna inversione di marcia, dunque. E a rincarare la dose ci ha pensato il presidente della confederazione Carlo Sangalli che ha affermato di “non vedere traccia dello shock sui consumi e della stabilizzazione della fiducia auspicati dal governo. Il che “dopo un lungo ed eccezionale periodo recessivo, non può non preoccupare molto”.
Immediata e stizzita la risposta del premier italiano Matteo Renzi: “Ci sono 11 milioni di italiani che la pensano in modo diverso perché hanno ricevuto un modo per andare avanti con determinazione. Non siamo ancora fuori dalle difficoltà, c’è ancora molto da fare, ma lo faremo con ancor più decisione”.
La confederazione dei commercianti auspica un’estensione del bonus a tutte le categorie, la cui fattibilità è stata però smentita solo due giorni fa dallo stesso premier e sta provocando non poche tensioni tra le diverse anime del governo.
Una misura, quella del bonus degli 80 euro, che continua a far parlare e che presentava già all’atto di nascita troppe crepe per non essere soggetta a critiche. Una misura che non ha aiutato le categorie più in difficoltà e che, verrebbe da dire, non avrà prodotto risultati concreti sui consumi, ma ha dato i suoi frutti alle elezioni europee.
Giuseppe Maneggio
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