Roma, 8 ott – Si è svolto oggi il convegno promosso dall’Ugl sul tema ”Crescita economica e prospettive sociali in un’Europa delle Nazioni”. La presenza di Matteo Salvini e di Marine Le Pen sembrava dare all’evento un tono decisamente ”sovranista” ma, un po’ a sorpresa, i due protagonisti hanno disegnato, almeno nelle intenzioni, uno scenario abbastanza diverso.
Anzitutto, nessun accenno da parte di entrambi ad ipotesi di fuoruscita dall’Unione Europea o dall’euro, come qualcuno forse si sarebbe atteso ma, al contrario, una proposta per un‘Europa sicuramente alternativa a quella attuale, utilizzando gli strumenti a disposizione per occupare lo spazio decisionale a Bruxelles. I due leader hanno infatti più volte ribadito che “i nemici dell’Europa sono i Moscovici e gli Juncker asserragliati nel bunker di Bruxelles” e di non essere contro l’Europa ma contro l’attuale assetto europeo per salvare l’Europa dal mondialismo e dalla sleale concorrenza internazionale riferendosi in particolare ai trattati commerciali internazionali attualmente in vigore che stritolano l’Europa sul piano della competizione globale.
Salvini ha più volte sottolineato come la disoccupazione giovanile, la piaga della povertà e l’assenza di lavoro, spesso non dignitoso, può essere sconfitta da una cooperazione tra le nazioni europee che coniughi in modo virtuoso tematiche da decidere a livello centrale ed altre che debbono essere decise a livello nazionale, secondo il principio della sussidiarietà.
La Le Pen si è spinta ancora più oltre quando ha detto che l’Europa si è rivelata inesistente proprio laddove doveva essere più presente: in materia di difesa militare comune, in materia di contrasto alle delocalizzazioni delle multinazionali e nell’attuazione di una piattaforma Internet europea alternativa all’americana Google.
In particolare, secondo i due leader, l’Europa ha un ruolo essenziale da giocare in Africa, per investire in quel Continente, sia per contrastare il fenomeno migratorio, sia per competere in loco sul piano commerciale con la Cina.
La Le Pen ha anche fatto una precisazione sul ruolo giocato in questi mesi da Steve Bannon con la sua rete “sovranista” the Movement Foundation sottolineando che “noi siamo cittadini europei, Bannon è un cittadino americano e che la forza politica europea siamo noi europei e non altri”, sconfessando in tal modo frettolose adesioni di altri esponenti della destra italiana di qualche settimana orsono.
Salvini e la Le Pen si sono congedati con una battuta che la dice lunga sul percorso che intendono intraprendere: ”L’Europa non deve pagare il conto del mondialismo: come quando si va al ristorante e l’ultimo che esce paga il conto per tutti”.
Per evitare questo esito infausto e per “salvare l’Europa” i due leader intendono lanciare un “Fronte della Libertà” per le prossime elezioni europee allo scopo di “conquistare la maggioranza nella Commissione Europea”. Chi si aspettava la conferma di un fronte sovranista dovrà, almeno per il momento, ricredersi.
Giancarlo Ferrara
"Per un'Europa diversa". Da Salvini e Le Pen nessun fronte sovranista (per ora)
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3 comments
[…] da Il Primato Nazionale […]
Novelli Tsipras….???
Non c’è 2 senza 3…
Prima Tsipras, poi M5s (#fuoridalleuro) e adesso…..questi due?
Mala tempora currunt.
Attendiamo fatti, non parole. Per il momento, soltanto gli Inglesi hanno dimostrato di avere le palle! Ah, la perfida Albione…………..