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Filippine, rifiuta la mascherina: ucciso. Negli Usa oltre 1.200 vittime in 24 ore

by Adolfo Spezzaferro
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Washington, 6 apr – Dilaga l’epidemia di coronavirus negli Stati Uniti, primo Paese al mondo per numero di contagi. Oltre 1.200 persone affette da Covid-19 sono morte nelle ultime 24 ore negli Usa, secondo il conteggio pubblicato dalla Johns Hopkins University. Il Paese registra oltre 337 mila casi di infezione e 9.647 decessi. Intanto nelle Filippine, dopo l’ordine del presidente Rodrigo Duterte di sparare a chi non rispetta le misure anti contagio, un uomo è stato ucciso per essersi rifiutato di indossare la mascherina. In Giappone, a causa del forte aumento dei contagi, il premier Shinzo Abe proclamerà a breve lo stato di emergenza.

Usa: oltre 1.200 morti nelle ultime 24 ore

Negli Usa, dove l’epidemia si propaga molto rapidamente, si registrano oltre 1.200 morti nelle ultime 24 ore. Secondo quanto riportato dal presidente Donald Trump, le persone sottoposte al test per il coronavirus finora sono state 1,6 milioni mentre il picco dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il capo della Casa Bianca ha ammesso che “ci saranno molti morti nelle prossime settimane“, sottolineando che il Paese sta vivendo “una situazione incredibile, non si è mai vista una cosa simile“. E c’è chi guarda a noi per infondere ottimismo ai cittadini. “L’esempio dell’Italia dove i casi stanno calando ci da’ speranza anche qui negli Stati Uniti“, ha detto l’immunologa Deborah Birx, esperta della task force anticoronavirus della Casa Bianca. A New York, la città più colpita, tra i dipendenti della società che gestisce la rete della metropolitana sono decine i morti per complicazioni legate al virus. Su 74mila dipendenti oltre mille sono risultati positivi al Covid-19, mentre 5.430 dipendenti della Mta, la società dei trasporti pubblici, sono in quarantena a casa. L’amministrazione Trump sta studiando nuove restrizioni sui viaggi che riguardano i passeggeri e gli equipaggi di navi da crociera che approdano negli Stati Uniti. A quanto pare, verranno tutti messi in quarantena, a prescindere dalla presenza di sintomi o meno.

Filippine: ucciso 63enne perché si è rifiutato di indossare la mascherina

Un 63enne è stato ucciso sull’Isola di Mindanao, nelle Filippine, dopo aver aggredito un agente che lo aveva rimproverato perché non indossava la mascherina. A dare la notizia Al Jazeera che cita un rapporto della polizia. L’uomo, apparentemente ubriaco, dopo che gli era stato intimato di indossare la mascherina avrebbe attaccato l’agente con una falce, che gli ha sparato, uccidendolo. Il presidente Duterte aveva da poco ordinato a polizia e militari di sparare a chiunque causasse dei problemi violando la quarantena. Si tratta del primo morto accertato per questo motivo.

Giappone: il premier Shinzo Abe proclamerà lo stato di emergenza

Dopo l’aumento preoccupante del numero dei contagi in Giappone, soprattutto a Tokyo, il premier Shinzo Abe è pronto a decretare lo stato di emergenza nel tentativo di contenere l’epidemia. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Kyodo citando fonti governative e spiegando che l’annuncio è previsto per domani.Con lo stato di emergenza, Abe chiuderà le scuole e chiederà alla popolazione di restare a casa per limitare la possibilità di contagi. Le città maggiormente interessate dal decreto saranno Tokyo e Osaka, spiega la Kyodo. Le autorità potranno chiudere scuole, uffici ed esercizi commerciali. Inoltre, secondo quanto anticipato dall’agenzia di stampa, nel caso di una paralisi del sistema sanitario nazionale potranno essere requisite le proprietà private e gli edifici idonei alle esigenze per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Ieri nel Paese sono stati registrati 143 nuovi casi, portando il numero dei contagi a circa 3.600.

Adolfo Spezzaferro

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