Bruxelles, 2 lug – L’Unione Europea ha deciso di aprire i porti, ma soltanto in entrata. Natasha Bertaud, portavoce della Commissione europea per la migrazione, ha detto senza troppi giri di parole che “non ci saranno mai dei rimpatri dell’Ue verso la Libia o navi europee che rimandano i migranti in Libia”. Secondo la portavoce Ue i rimpatri verso la nazione africana sarebbero “contro i nostri valori, il diritto internazionale e quello europeo. Siamo ben al corrente della situazione inumana per molti migranti in Libia. L’Onu è al lavoro per migliorare le loro condizioni, e c’è un meccanismo di transito d’urgenza, per evacuare queste persone dalla Libia”.
Una posizione praticamente identica a quella delle Ong, che parlano della Libia come un inferno in cui gli africani che si imbarcano verso l’Europa non possono tornare. Eppure è lapalissiano, contro il diritto internazionale e pure quello europeo, a differenza di quanto sostenuto in modo piuttosto grottesco da Bertaud, si colloca proprio la Commissione europea. Perché con tutta evidenza i cosiddetti “migranti” che si imbarcano alla volta delle nostre coste sono e restano, fino a prova contraria, dei clandestini. Ci risulta che ancora gli Stati europei siano dotati di confini, che per essere attraversati prevedono i necessari documenti di identità, quando non appositi visti concessi dalla nazione in cui ci si vuole recare. Altrimenti la persona che tenta di attraversare la frontiera viene rispedita al mittente, ovvero nel Paese da cui proviene.
E invece no, per quanto tutto questo sia più scontato del caldo estivo, viene fatto passare come un indicibile crimine. Peccato che a violare sistematicamente qualunque legge internazionale siano coloro che ogni giorno ci si riempiono la bocca. Perché ovviamente dare per scontato che coloro che si imbarcano dalla Libia siano dei rifugiati, senza prima averlo attestato, è fantascienza. Oppure, verosimilmente, una politica suicida che aiuta soltanto i trafficanti di uomini. E’ altrettanto assurdo poi, pretendere che la Libia ci aiuti a non far partire i “migranti”. A questo punto per il governo di Tripoli sarebbero soltanto fatica e soldi sprecati, tanto sa già che dall’Europa nessuno rimanda indietro nessuno. Almeno secondo Bruxelles.
Alessandro Della Guglia
L'assist dell'Ue ai trafficanti: “Non rimanderemo mai i migranti in Libia”
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1 commento
Quando ho letto tali dichiarazioni ho compreso che questa europa matrigna è composta da burocrati ignobili comprati da soros e da lerciume vario……una vera e propria latrina,una cloaca fetida e indegna. La negritudine ci ucciderà entro il prossimo ventennio……. auguri.