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L’inquietante elogio della Di Cesare alla terrorista delle Br

by Michele Iozzino
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donatella di cesare

Roma, 5 mar – Donatella Di Cesare, professoressa di filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma, è finita nella bufera per un post in cui celebrava Barbara Balzerani, terrorista delle Brigate Rosse morta il 4 marzo all’età di settantacinque anni.

L’elogio della Di Cesare alla terrorista rossa Barbara Balzerani

“La tua rivoluzione è stata anche la mia, le vie diverse non cancellano le idee, con malinconia un addio alla compagna Luna”, così la Di Cesare ricorda la Balzerani. Se non fosse chiaro il riferimento al libro Compagna Luna di quest’ultima, la docente universitaria inserisce anche l’hashtag “barbarabalzerani”. Un post che la Di Cesare ha cancellato subito dopo, ma che nonostante il tentativo di nasconderlo sotto al tappeto ha generato più di una polemica. Infatti, anche se la professoressa è ormai nota per le sue posizioni di estrema sinistra, sembra aver superato ogni limite con la celebrazione e l’intima adesione (se non nei modi quantomeno nelle intenzione) del brigatismo e del terrorismo rosso di cui la Balzerani fu una protagonista.

Le reazioni della politica

Così Giovanni Donzelli si chiede ironicamente: “Ma davvero Di Cesare ha fatto questo post (poi cancellato per vigliaccheria) per ricordare la terrorista rossa che con le Br rapì Moro e senza mai pentirsi rivendicò l’omicidio di Lando Conti? Non sono queste le idee che non si cancellano da insegnare alla Sapienza”. Gli fa eco Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia: “Destano stupore le parole pubblicate sui social, e poi cancellate, con cui la saggista e docente dell’università La Sapienza di Roma Donatella Di Cesare ha ricordato la brigatista rossa mai pentita Barbara Balzerani. È necessaria una profonda riflessione sulla pericolosità di dare risonanza, nelle università e nelle televisioni, a nostalgici di un tempo oscuro in cui si affermavano le idee malsane e rivoluzionarie a colpi di mitra, con le bombe e coi sequestri di persona finiti in tragedia”. Sulla stessa linea anche Matteo Salvini, che attacca: “In cattedra alla Sapienza e molto spesso ospite dei salotti tivù di La7. Un inaccettabile insulto alle vittime del terrorismo rosso”.

Cacciari: “È chiara la sciagura che hanno rappresentato le Brigate Rosse”

A criticare la Di Cesare non è solo la politica. Il rettore della Sapienza Antonella Polimeni ha espresso “sconcerto per quanto dichiarato sui social media dalla professoressa” e nome di tutta la comunità accademica “conferma la ferma condanna di ogni forma di violenza e prende le distanze da qualsiasi dichiarazione di condivisione o vicinanza a idee, fatti e persone che non rispettano o hanno rispettato le leggi della Repubblica e i principi democratici espressi dalla Costituzione”. Perfino il filosofo Massimo Cacciari ha rimproverato la docente: “È chiara la sciagura che hanno rappresentato le Brigate Rosse, la Di Cesare che è più giovane di me non ha vissuto gli Anni di piombo, né la sciagura che hanno rappresentato i brigatisti per noi e per le nostre speranze, per una idea di riforma di questo Paese”.

Michele Iozzino

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