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Pentagono, fuga di documenti sui social: “Rischio sicurezza”. E Kiev cambia i piani di guerra

by La Redazione
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Pentagono documenti riservati

Roma, 11 apr – Il Pentagono lancia l’allarme per i documenti segreti trapelati sui social network e sul web i giorni scorsi, come riporta anche Agenzia Nova.

Pentagono, la fuga di documenti riservati

Il portavoce del Pentagono Sabrina Singh parla di rischi per la sicurezza degli Usa, per via dei documenti riservati diffusi sui social network, in gran parte relativi alla guerra russo-ucraina. Era stato il New York Times, la settimana scorsa, a rivelare il fattaccio. La Singh sottolinea la questione in questo modo: “È stata avviata una cooperazione tra agenzie per valutare l’impatto che la fuga di questi documenti fotografati potrebbe avere sulla sicurezza nazionale e sui nostri alleati e partner”. Insomma, gli Usa, al momento, valutano la situazione, ma non ne parlano con toni esattamente neutri. Così il Dipartimento di Giustizia annuncia l’apertura di un’indagine cercando di individuare la fonte della fuga di notizie.

Possibili complicazioni nella guerra russo-ucraina

Una fonte vicina al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla Cnn, a rivelato che la fuga dei dossier in questione avrebbe costretto Kiev a rivedere i propri piani militari nel conflitto con Mosca. Dai documenti emerge pure che Zelensky sarebbe stato spiato dagli Usa: ma questo è davvero poco sorprendente, come del resto non se ne meravigliano neanche gli stessi ucraini (stando alle medesime fonti).  Che i documenti trapelati possano essere utili per Mosca e poi una naturale conseguenza, dal momento che parte di essi citano la penetrazione dei servizi segreti statunitensi negli apparati militari guidati dal Cremlino. Da Kiev, comunque, si era provato a stemperare nei giorni scorsi: il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, aveva infatti bollato i documenti trapelati come falsi, sostenendo che non abbiano “nulla a che fare con i piani reali dell’Ucraina”. Le ultime indiscrezioni, però, suggeriscono il contrario.

Alberto Celletti

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fabio crociato 12 Aprile 2023 - 2:21

Che cerchino altre scuse per giustificare il cedimento davanti a terreni resi pesantissimi (da una primavera autunnale) e davanti ad uomini di tempra e cuore migliore (con antenati che hanno dato quel poco o tanto di decente, vivibile e senza tempo sul quale satrapi, venduti e criminali stanziali in Ucraina hanno sputato sopra).

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