Roma, 18 ott – Torna a farsi vivo padre Massimo Biancalani, il sacerdote della parrocchia di Vicofaro, in provincia di Pistoia, che sui social fa da mesi un’intensa propaganda immigrazionista, mostrando gaudenti foto di giovani “profughi” ospitati nella sua struttura. Ora il parroco ha deciso di prendere di petto l’annoso tema della disoccupazione. Degli immigrati, ovviamente. Biancalani aprirà infatti una “Pizzeria dal rifugiato” in cui dodici posti di lavoro saranno offerti agli immigrati. Dodici ragazzi africani saranno quindi impegnati a preparare e servire da mangiare, seguendo l’iniziativa del parroco pro-invasione.
“Venire a mangiare la pizza a Vicofaro – si legge in un volantino pubblicitario pubblicato su Facebook – è un modo di esprimere solidarietà, un modo di fraternizzare con questi nostri fedeli che non hanno avuto le nostre stesse fortune o che semplicemente hanno raggiunto le nostre terre in cerca di una fortuna”. Non è chiaro se le usuali difficoltà burocratiche e igienico-sanitarie che vengono opposte a qualsiasi italiano che voglia aprirsi una pizzeria siano state bypassate, in questo caso. Sia come sia, la pizzeria sarà aperta nei locali della parrocchia ogni sabato sera a partire dalle 19. “Questo progetto è l’esito di un percorso. I ragazzi – spiega don Biancalani – hanno fatto il patentino per la manipolazione dei cibi, un corso per l’avviamento alla ristorazione. La pizzeria vuole essere un modo reale per creare attività lavorativa per questi ragazzi e contemporaneamente fargli fare esperienza e apprendimento affinché un domani possano presentarsi sul mercato del lavoro con una professionalità”. E per il conto? Tutto funziona a offerta libera, forse perché aprire una vera e propria attività commerciale a scopo di lucro nei locali della parrocchia sarebbe stato troppo di cattivo gusto. Anche se il cattivo gusto, in questa storia, di certo non manca.
Giorgio Nigra
8 comments
…….non dovranno rispettare le regole…Ma perché, le hanno mai rispettate loro e i loro ”’protettori”? Non mi risulta….
…ma il negretto, non è un po troppo grandicello per tenerlo tra le braccia? Atteggiamento molto ambiguo….
Bravo prete da strapazzo! Anche tu catto-comunista come altri. Dai lavoro agli Italiani, ipocrita, falso bacia banconi di chiesa!! Ma cosa succede ai preti di oggi? Un tempo erano contro a questa invasione, la contestavano, oggi invece, che tra le loro file si sono aggiunti i ragazzotti dei centri sociali, hanno ripiegato verso la bandiera del papa comunista-musulmano. La Madonna di Fatima aveva visto lontano. Lo scisma della chiesa cattolica inizierà (ed è iniziato) dall’interno, in un’auto-implosione senza possibilità di salvezza.
la cosa più bizzarra è che attualmente lo “zoccolo duro” di questi Don pizzaioli viene rappresentato da quella parte “politica” di estrema sinistra (centri sociali compresi) mai particolarmente tenera con la Chiesa;
così come la Chiesa medesima che di fronte al totem filo-immigrazionista non censura foto ed atteggiamenti abbastanza “ambigui” per il comune sentire,come l’immagine qui pubblicata proprio dallo stesso prete.
e chi ci viene, senza controlli in mano a preti e clandestini.. no grazie manco se mi pagano
Dopo i 20 anni non si è “ragazzo”, ma uomo. Ci ipnotizzano col linguaggio.
[…] Dopo i post pro-invasione su facebook, le feste in piscina con i clandestini e perfino la “Pizzeria dal rifugiato“, il parroco di Vicofaro a Pistoia torna di nuovo alla ribalta. Questa volta però per un caso di […]
[…] Dopo i post pro-invasione su facebook, le feste in piscina con i clandestini e perfino la “Pizzeria dal rifugiato“, il parroco di Vicofaro a Pistoia torna di nuovo alla ribalta. Questa volta però per un […]