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Ultimatum di Berlino alla Bce sugli aiuti all’eurozona. Addio sogni di eurobond

by Adolfo Spezzaferro
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Berlino, 5 mag – La Bce ha tre mesi di tempo per chiarire gli obiettivi del cosiddetto Quantitative easing, il piano di acquisto di titoli pubblici. A dirlo è la Corte costituzionale tedesca chiamata a stabilire la legittimità del Pspp, il piano di acquisti varato dalla Bce ai tempi di Mario Draghi. La corte di Karlsruhe si limita ad accettare le decisioni della Corte di giustizia europea e a stabilire che il programma “non viola il divieto di finanziamento monetario” degli Stati membri. Ma nel giudizio odierno – che, viene precisato, non riguarda le misure adottate nell’emergenza coronavirus – la Corte lancia pesanti responsabilità al governo e al Parlamento tedesco affinché adottino misure contro il Pspp (e un vero e proprio diktat all’Eurotower, che deve dimostrare di non aver aiutato troppo l’eurozona).

Per la prima volta, misure Bce potrebbero non essere valide in Germania

L’acquisto di titoli di Stato da parte dell’Istituto di Francoforte, insomma, “viola in parte” la Costituzione tedesca. Questo perché il governo tedesco e il Bundestag “non hanno esaminato le decisioni della Bce”. Ora quindi l’Istituto di Francoforte dovrà dimostrare che il Qe sia proporzionato agli effetti economici e fiscali generati. Altrimenti la Bundesbank non potrà più partecipare all’esecuzione delle decisioni della Bce. E’ la prima volta che l’organo principale della giustizia tedesca afferma che le misure prese da un organo europeo “non sono coperte dalle competenze europee” e per questo “non potrebbero avere validità in Germania”.

L’Eurotower non può perdere il suo azionista di maggioranza

La questione è dirimente, di vitale importanza per la sopravvivenza della Bce e della stessa Unione europea. Se l’Eurotower dovesse fare a meno della Germania – suo azionista di maggioranza – ci sarebbero effetti catastrofici, con una spaccatura politica in seno alla Ue insanabile e un contraccolpo devastante sui mercati. Ora quindi Christine Lagarde deve dimostrare a Berlino che la Bce ha fatto bene il suo lavoro. Questo la dice lunga su chi comanda.

Il ricorso

A presentare ricorso di costituzionalità contro il programma di acquisto di titoli pubblici dell’Eurotower sono stati gli imprenditori tedeschi Heinrich Weiss, Patrick Adenauer e Juergen Heraeus. Avviato nel 2015, il Pspp ha portato la Bce ad acquistare fino a oggi titoli di Stato dei Paesi membri dell’Eurozona per almeno 2.600 miliardi di euro. La cifra è pari a circa un terzo delle obbligazioni pubbliche emesse nell’eurozona. Come spiega la Frankfurter Allgemeine Zeitung, in tal modo la Bce immette liquidità nel mercato interno per rilanciare l’economia nel quadro del programma di allentamento quantitativo (Qe).

L’ultimatum di Berlino pesa anche sull’attuale piano di aiuti Commissione Ue-Bce per l’emergenza coronavirus.

Adolfo Spezzaferro

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Diktat di Berlino a Bce, Delmastro (FdI): "Italia reagisca, altrimenti ci resta solo il Mes" | Il Primato Nazionale 5 Maggio 2020 - 1:17

[…] Ultimatum di Berlino alla Bce sugli aiuti all’eurozona. Addio sogni di… […]

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Roberto 5 Maggio 2020 - 4:20

Un articolo dai contenuti molto complessi. Confesso di non averlo capito fino in fondo.

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Italia commissariata o inizio della fine dell'euro: cosa succede dopo il 5 agosto | Il Primato Nazionale 21 Giugno 2020 - 11:01

[…] prima data è quella dell’ormai famosa sentenza di Karslruhe. Nella ridente cittadina del Baden-Württemberg la Corte costituzionale tedesca ha sancito, per […]

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