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Lampedusa, l’assedio degli sbarchi. Hotspot al collasso, immigrati ammassati sul molo

by Cristina Gauri
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Lampedusa, 5 mag – Nonostante l’emergenza sanitaria in corso non danno tregua gli sbarchi autonomi di immigrati che in questi giorni stanno letteralmente prendendo d’assalto il molo dell’Isola di Lampedusa. Quattro gli sbarchi avvenuti in poche ore tra stanotte e stamattina, per un totale di circa duecento persone che si aggiungono alle cento ammassate da due giorni sul molo Favaloro, sotto il riparo di un tendone. Una situazione esplosiva dal punto di vista sanitario, mentre l’Italia si trova ancora in emergenza.
Si conteggiano anche i 118 ancora in quarantena nell’hotspot ormai al completo, mentre a resta a poche miglia dall’isola, in attesa di istruzioni per sbarcare, un mercantile che in zona Sar maltese ha recuperato altre 60 persone. Gli immigranti provengono da Tunisia, Mali, Guinea, Costa d’Avorio e Camerun.

L’isola è al collasso: all’assembramento in banchina si somma la situazione dentro l’hotspot, già al limite delle proprie capacità, che in questo momento ospita gli immigrati in quarantena e in attesa di trasferimento. Numerosi i tentativi di richiesta, inoltrati da parte del sindaco Totò Martello e tutti caduti nel vuoto, di una nave-quarantena in cui ospitare i clandestini senza farli sbarcare. Idea che era stata proposta dallo stesso governatore siciliano Nello Musumeci, che due settimane fa l’aveva richiesta per i migranti portati in Sicilia dalla Alan Kurdi e dalla Aita Mari. E ora ritorna sull’argomento: «Una nave ormeggiata in rada capace di ospitare i migranti, in modo da poter fare sulla nave la quarantena. Non credo servano miracoli, continuo a chiedere al Governo di adoperarsi in questo senso», ha spiegato Musumeci.

Nel frattempo nella tarda notte di ieri, al porto di Palermo, si sono concluse le operazioni di sbarco e trasferimento degli immigrati a bordo della nave-traghetto Rubattino, arrivata in porto durante la mattina di ieri. L’imbarcazione aveva ospitato per le due settimane di quarantena i clandestini precedentemente recuperati dalla nave Alan Kurdi e dalla Aita Mari. In totale i clandestini sono 186 a cui si aggiungono anche i 22 membri dell’equipaggio. Per tutti, esami clinici e tamponi per testare la positività al Sars-Cov-2, risultato per tutti negativo.

Cristina Gauri

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Ermanno 5 Maggio 2020 - 1:24

E noi non possiamo nemmeno andare dal barbiere..

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blackwater 5 Maggio 2020 - 2:03

un milione e duecentomila eurI costa il noleggio per sole 4 settimane di una nave per appena 250 clandestini;

sono 4.800 euri a testa per singolo straniero, non male quando nemmeno in emergenza COVID si riescono a trovare mille lire del cazzo per chi è rimasto senza soldi ma ha il grande difetto di chiamarsi Giovanni,Mario o Cesare anziche Alalah.

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Evar 5 Maggio 2020 - 2:15

Io non posso andare al mare in liguria, perchè è un’altra regione; sti merdosi vanno ‘ndo je pare e senza documenti. Io se voglio un tampone devo avere una raccomandazione vescovile; a sti merdosi glielo fanno gratis. Io faccio la fila al supermarket e pago salate rate di mutuo; sti merdosi magnano e dormono aggratisse. Signore Iddio, ma perchè non mi hai fatto nascere negher?

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Sicilia, immigrati sbarcano in spiaggia e si danno alla fuga. A Lampedusa altri 156 nella notte – Notizie Dal Mondo 6 Maggio 2020 - 3:01

[…] rimasto il rimasto il barcone utilizzato per la traversata. Si presume che sia giunto dalla Tunisia, dove le partenze dei barconi con destinazione Italia hanno ripreso a funzionare […]

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Valter 7 Maggio 2020 - 12:19

ce ne hanno già messo in casa oltre 6.300.000 anzichè regolarizzare, considerando la crisi mostruosa che stiamo vivendo e la massa di disoccupati che abbiamo ed avremo , è arrivato il miomento dei RIMPATRI … volenti o nolenti

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