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Biden e l’Ucraina nella Nato: “Non avrà accesso facile”. Gli Usa rallentano su Kiev

by Alberto Celletti
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Roma, 18 giu – Gli Usa rallentano di nuovo su Kiev. Diplomaticamente, politicamente. Non è la prima volta che accade, ma è chiaro che in questo caso si parli della questione più delicata di tutte: l’ingresso dell’Ucraina nella Nato.

Biden sull’Ucraina nella Nato: “Non sarà una cosa rapida”

Secondo quanto riportato dall’Agi, il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che l’Ucraina non avrà alcun accesso alla Nato agevolato.  Il leader della Casa Bianca ha detto, infatti che gli ucraini “devono soddisfare gli stessi standard, quindi non lo renderemo facile”. L’Alleanza nel frattempo si prepara al vertice che si terrà in Lituania il mese prossimo, in un contesto in cui si vorrebbe tenere una prima sessione del Consiglio Nato-Ucraina con la presenza del presidente Volodymyr Zelensky. Da lì partirà un tavolo “per consultarsi e decidere sulle questioni di sicurezza”, come ha affermato il segretario generale Jens Stoltenberg. Il quale però parla di avvicinamento e non di adesione: “Al vertice di Vilnius non discuteremo di un invito, ma di come avvicinare l’Ucraina alla Nato. Sono fiducioso che troveremo una buona soluzione e un consenso”.

Ma nell’Est Europa si vuole correre

Il resto dell’Est Europa, però, brulicante di vecchie acredini antirusse (su tutte quella più “storica” di origine polacca), vuole un’adesione in tempi rapidissimi di Kiev. Washington e Berlino, in questo momento, sono però i più riluttanti.Biden, nel frattempo, ha anche commentato le affermazioni del presidente russo Vladimir Putin secondo cui Mosca avrebbe dispiegato armi nucleari all’interno della Bielorussia. Il presidente ha detto: “Ho commentato molte volte questa affermazione. È totalmente irresponsabile”. Gli Usa, però, rallentano ancora una volta su Kiev. Non come avvenuto nel caso dell’omicidio della figlia di Aleksandar Dugin o del crollo del ponte in Crimea la scorsa estate. O come quando hanno praticamente accusato gli ucraini dell’esplosione del gasdotto Nord Stream. In questo caso la questione è molto più delicata, visto che si tratta di far entrare nell’Alleanza un paese tecnicamente in guerra con una potenza esterna.

Alberto Celletti

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fabio crociato 18 Giugno 2023 - 1:16

Gli yankee hanno talmente immerdato l’ Ucraina che ora hanno pure paura. Chinino la testa di fronte alla ragionevolezza dei russi e portino a casa la parte polacca, alla faccia dei tedeschi silenti pagatori a vita.
Altrimenti è un tira e molla per prendere la misura di un cadavere nobile del quale saremo responsabili tutti.

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