Le restrizioni dovute alla pandemia Covid – che hanno radicalmente cambiato il nostro modo di vivere, lavorare e rapportarci con le altre persone – hanno inevitabilmente spalancato le porte all’accelerazione di supertecnologie dai più considerate «nuove», ma che in realtà erano in studio già da tempo e che improvvisamente potrebbero diventare di uso comune molto prima di quanto si fosse ipotizzato. Anche in quest’ottica devono essere lette le linee-guida per i finanziamenti come il Recovery Fund, che prevedono di destinare una grossa fetta alla cosiddetta «digitalizzazione». In un mondo in cui i rapporti fisici diventano sempre più difficili, il digitale non può che prendere il sopravvento, con tutte le sue implicazioni sociali, politiche, antropologiche ed economiche. Del famigerato 5G si è già parlato a lungo, sia su queste pagine che in articoli sulla nostra testata online. Una tecnologia che permetta l’interconnessione contemporanea di circa un milione di dispositivi per chilometro quadrato – finora si era arrivati al massimo a 100mila – non può che «digitalizzare» in modo ancor più pesante il nostro stile di vita.
Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di marzo 2021
Le supertecnologie e le scienze del futuro
[…] Un connubio tra reti superveloci e supercomputer quantistici ovviamente porterebbe a scenari fantascientifici, con un balzo in avanti in ogni settore. Soprattutto in quello delle intelligenze artificiali, che da anni stanno spingendo su supertecnologie basate su algoritmi genetici e reti neurali con l’obiettivo di imitare la natura senziente. Ovviamente, con le tecnologie a disposizione fino ad ora, la complessità di un sistema biologico e di un cervello umano erano quasi inarrivabili, ma chissà che lo sviluppo quantistico non possa portare prima del previsto a intelligenze che potrebbero ricordare gli scenari di 2001: Odissea nello spazio, Blade Runner o Westworld. Sempre in campo neurale sono stati fatti passi da gigante che finora credevamo possibili solo nei film: neanche un anno fa infatti è stata progettata…
1 commento
Cambieranno tutto per non cambiare niente! Non mi perderò comunque l’ articolo di chi manifesta buona volontà e credo.