Home » Il nome di Greta dato a una nuova specie di insetto. E niente, fa già ridere così

Il nome di Greta dato a una nuova specie di insetto. E niente, fa già ridere così

by Cristina Gauri
4 comments
greta thunberg

Londra, 25 ott – Le hanno dedicato canzoni, Kim Kardashian vuole cenare con lei, l’hanno fatta santa, martire ed eroina: ora persino un minuscolo coleottero della famiglia Ptilidae, cieco e senza ali, avrà il nome della celebre attivista svedese Greta Thunberg. I più spiritosi tra i detrattori della ragazzina con la fissa della fine del mondo hanno già iniziato a ironizzare e far battutacce – come biasimarli, del resto. Ma il ricercatore Michael Darby, che lavora Natural History Museum di Londra, ha preso la cosa con gran serietà: e quindi ha presentato al mondo il Nelloptodes gretae, con una dedica alla Thunberg che è tutta un attestato di stima: “Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”, ha spiegato il ricercatore. La specie appartiene infatti alla famiglia di alcuni dei più piccoli animali viventi conosciuti, i coleotteri Ptiliidae. “La famiglia su cui lavoro comprende alcune delle più piccole creature viventi conosciute – spiega Darby – Non sono parassiti e non vivono in altre creature. Sono in pochi quelli misurano più di un millimetro di lunghezza”.

La specie fu originariamente isolata in Kenya tra il 1964-1965 da un entomologo chiamato William Brock, che prelevò campioni di terreno nell’Africa orientale; campioni conservati fino ad oggi nelle collezioni del Museo. A Michael Darby il merito di averli esaminati usando microscopi ad alta potenza per osservare e scattare foto dei piccoli coleotteri presenti nel substrato. Nelloptodes gretae misura appena 0,79 millimetri ed è di colore giallo pallido e oro. Non presenta gli occhi e le ali. A Greta quindi è stata dedicata la specie di un coleottero cieco. Michael Darby ammette di essere un grande fan di Greta “È una grande sostenitrice del salvataggio del pianeta ed è fantastica nel farlo, quindi ho pensato che fosse una buona opportunità per riconoscerlo”.

Cristina Gauri

 

You may also like

4 comments

Commodo 25 Ottobre 2019 - 6:24

Un microscopico “bacarozzo” , come direbbe un qualsiasi porchettaro notturno, magari con velleità di “chef” , in quel di Roma… Il “riconoscimento” , intanto , e’ microscopico , ma l’ importante è incominciare. Dal paramecio si è giunti al mastodonte… E oltre! Del resto, la “mitica” Greta, un paio di decenni fa’, o poco più, sarebbe rimasta una sconosciuta “marinalezioni” meritevole, al massimo, di qualche nota di biasimo sul registro degli insegnanti, e di un qualche scapaccione e di una qualche proibizione in famiglia. niente di più. Proprio come il minuscolo “bacarozzo” scoperto e “valorizzato” solo adesso….. I tempi sono maturi…..

Reply
Jos 26 Ottobre 2019 - 12:29

non vede e non vola…in sintonia con il personaggio..

Reply
Sergio Pacillo 26 Ottobre 2019 - 1:02

Greta non ha bisogno di andare a scuola. É nata con la scienza infusa.
Sono, casomai, i suoi insegnanti a dover imparare qualcosa da lei.

Reply
burp 31 Ottobre 2019 - 1:50

yersinia pestis se la ride, ma i bosoni non se la cacano nemmeno.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati