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“Un microchip sotto pelle con i dati del green pass”: l’idea di un’azienda svedese

by Cristina Gauri
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Roma, 22 dic — Vi fareste impiantare sotto pelle un microchip contenente i dati del green pass? (Sempre a patto che ne possediate uno). A lanciare l’idea è l’azienda svedese Epicenter, leader europea degli impianti sottocutanei. Nel freddo Paese scandinavo — ne abbiamo già parlato un paio di anni fa — i cittadini già da parecchio tempo sono avvezzi alla pratica di farsi inserire sotto il derma un microchip contententi password, numeri Pin, dati delle carte di credito, abbonamenti ai mezzi pubblici, chiavi di accesso a musei o altri edifici.

Dalla Svezia l’idea del green pass nel microchip sotto pelle 

Una pratica accolta entusiasticamente dagli svedesi, soprattutto le ultime generazioni, tanto da innescare l’usanza di «microchip party» in cui la gente viene, per l’appunto, chippata e ha la possibilità di socializzare, fare nuove conoscenze e soprattutto scattarsi gli immancabili selfie. Così, con la pandemia ancora in atto e la speranza ormai al tramonto di sbarazzarsi dei pass sanitari per tornare a vivere normalmente, alla Epicenter hanno avuto l’ideona: caricare la certificazione verde europea sul microchip sottocutaneo in modo da renderne più semplice l’esibizione al controllore di turno. Basterà mostrare il palmo della mano anziché il cellulare o il codice Qr stampato. L’impianto viene letto da qualsiasi dispositivo con tecnologia Nfc (Near Field Communication), già utilizzata per i pagamenti contactless e i sistemi di accesso senza chiavi.

«Gli impianti sono una tecnologia molto versatile che può essere utilizzata per molte cose diverse e, in questo momento, può essere molto conveniente avere un passaporto Covid sempre accessibile sul proprio chip», fa sapere il capo della distribuzione Hannes Sjöblad. «Nel caso in cui il tuo telefono esaurisca la batteria il pass è sempre a tua disposizione. È così che usiamo questa tecnologia oggi, l’anno prossimo la useremo per qualcos’altro». La procedura, assicurano alla Eopicenter, è «completamente reversibile», non richiede un’app speciale per funzionare e non ha bisogno di batterie. Il chip viene inserito con un’iniezione. Dal 2015 l’azienda ha scelto di impiantare ai 100 dipendenti un microchip dotato di informazioni per l’apertura delle porte, l’utilizzo di stampanti o l’acquisto di frullati sul luogo lavorativo.

 

Cristina Gauri

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4 comments

fabio crociato 23 Dicembre 2021 - 7:35

Altro che rifilare il termine complottisti, qui stanno uscendo allo scoperto non a caso partendo dai “cadaveri viventi” che son diventati gli svedesi ! Collarino (a colore variabile), guinzaglio (mass-media) e microchip multi funzione. Museruola al bisogno… di non far esternare. Dopo aver aperto i manicomi si preparano con le carceri…, il rischio reale è che diventi tutto un carcere-manicomio. Tempo al tempo.

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Cesare 26 Dicembre 2021 - 9:39

Fabio, d’accordissimo con te.Tutta questa pandemia carceraria covid con cavie gratuite sottoposte a sieri genici tossici di industrie private a cui è permessa ogni pubblicità occulta servono proprio a questo; a dare un qr code a tutti come negli allevamenti animali per un controllo sin dalla nascita di automi senza viso (mascherina) e umanità.Seguira’ microchip e abolizioni dei contanti.Chi si ribellerà avrà il conto chiuso e non potra’ nemmeno mangiare non potendo nemmeno chiedere l’elemosina.Il piano occulto della massoneria oligarchica(contrapposta a quella democratica Roosveltiana) è preciso e descritto quest’ anno dall’ elitario Schwarz a Davos come 4a rivoluzione industriale in cui fonderanno le nostre identità fisiche con quelle digitali e biologiche.Pol Pot rispetto a questi era un agnellino

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Martino Ghermandi 27 Dicembre 2021 - 5:55

Ah, beh, gli svedesi stanno accogliendo entusiasticamente asiatici e africani DENTRO le loro donne. Niente di nuovo.

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Si fa impiantare 32 microchip sotto pelle: “Così pago senza carte di credito” - 12 Aprile 2022 - 6:19

[…] — oltre alla svedese Epicenter di cui avevamo già parlato a proposito degli inquietanti chip con green pass integrato — è l’azienda anglo polacca Walletmor, pioniera nel rendere usufruibili dal grande pubblico gli […]

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