Roma, 13 ott — Demi Lovato, una vita spesa per le battaglie che contano. L’attrice e popstar americana, dopo aver provocato più di uno sbadiglio dichiarando al mondo intero di essere non binaria per ravviare una carriera già sul fondo del secchio — i suoi pronomi sono they-them, specifica, manco fosse il Papa — ha recentemente dichiarato che la parola «alieno» è offensiva nei confronti degli extra terrestri stessi, e il suo utilizzo andrebbe abolito.
Demi Lovato vede gli alieni…
Il motivo di tale impegno per la causa aliena è presto detto: Demi Lovato sostiene di avere avvistato degli Ufo e di credere nell’esistenza degli alieni, pardon, degli extra terrestri. E guarda caso ne ha fatto una serie in streaming, Unidentified with Demi Lovato, attualmente trasmessa in Usa sulla piattaforma Peacock. In una delle ultime puntate, la pop star parla con la sorella maggiore, Dallas Lovato, e l’amico Matthew Montgomery avvertendo dell’importanza di non chiamare «alieni» gli esseri venuti dallo spazio nell’eventualità di un incontro ravvicinato.
…e li difende dalle discriminazioni
«Credo che dovremmo smettere di chiamarli alieni perché alieno è un termine derogatorio per tutto», ha precisato. «Ecco perché a me piace chiamarli E.T.». Il motivo di tale avversione per il termine deriva probabilmente dal fatto che con alien — e più nello specifico illegal alien — negli Stati Uniti viene connotato lo «straniero» che soggiorna nel Paese senza il permesso del governo o che si trova nel Paese senza documenti relativi all’immigrazione legale. Un termine che in molti hanno iniziato a bollare come «denigratorio» e «negativo» perché collegato al fenomeno dell’immigrazione clandestina. Il sottotesto — nemmeno troppo «sotto» — è evidente: Demi Lovato non vuole che chiamiamo «alieni» gli omini verdi scesi dagli ufo perché lo ritiene un epiteto razzista.
E se arrivassero degli extra terrestri alla Mars Attacks o insettoni alla Starship Troopers? La Lovato è fan della teoria del buon alieno: «Se fossero esseri che potrebbero farci del male, ci avrebbero attaccato un bel po’ di tempo fa». In conclusione, abbiamo una pop star che non sa di che sesso percepirsi quando si alza la mattina, che obbliga il prossimo a darle del «voi» e dice di avere visto gli Ufo, raccomandandosi di non chiamarli «alieni» perché sarebbe razzista. E la gente le dà pure corda. Viviamo in tempi interessanti.
Cristina Gauri
2 comments
Ma questi alieni, pardon E.T., hanno l’obbligo del green-pass pure loro ?
Io non seguo Demi Lovato.
Ma i pronomi di Renato “Mercy” Carpaneto degli Ianva NON sono “they/them”.