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Morgan torna sull’endorsement alla Meloni: «Non la voterò, ma è la meno snob». E cita l’esempio di Battiato

by Michele Iozzino
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morgan

Roma, 8 ago – Che l’anarchico Morgan possa apprezzare Giorgia Meloni potrebbe sorprendere molti. Nonostante la sua auto-candidatura a spin doctor di Fratelli d’Italia sia durata meno di un amore estivo o dell’accordo fra Letta e Calenda, il cantautore torna sulla questione in un’intervista a Adnkronos e afferma che la Meloni è la «meno snob» anche se non la voterà.

Solo uno scambio di messaggi

In un’intervista a Il Giornale, Morgan con una specie di coup de théâtre aveva annunciato di star consigliando Giorgia Meloni per il programma elettorale, specificando: «Ho detto la mia sull’uso dei vocaboli, sulle parole che poi sono parte del mio mestiere». Una dichiarazione che non è di certo passata inosservato, tanto che la stessa presidente di Fratelli d’Italia è dovuta intervenire sulla questione, riportando il tutto alla giusta dimensione: «Ogni tanto ci scriviamo. L’altro giorno mi ha scritto di essere attenti al linguaggio nel programma, da lì è diventato che scrive il programma di Fratelli d’Italia».

Una puntualizzazione che anche Morgan ha fatto sua: «Ho letto per caso quel programma e ho fatto le mie contestazioni via whatsapp dicendole che il vocabolario usato è fondamentale e che i “manganelli verbali” non pagano». Insomma, il punto di partenza erano delle critiche più o meno profonde, ma il cantautore deve aver apprezzato la disponibilità della Meloni, di cui dice che «è molto meno snob» degli altri leader politici e «se la tira di meno».

Morgan cita Battiato: «Il musicista cura l’anima, non chiede il tesserino di partito»

Morgan chiarisce anche la sua posizione politica e aggiunge: «Non voterò per la Meloni, sono un anarchico». Un’incompatibilità di fondo, chissà se solo con la Meloni o ancora più coerentemente con l’idea stessa di votare qualcuno.

Il cantautore lancia pure qualche stoccata contro il clima di demonizzazione e mostrificazione che ha colpito la destra, sorprendendosi di doversi giustificare da accuse di fascismo e citando l’esempio del compianto Franco Battiato: «Ricordate quando Battiato suonò per Alleanza Nazionale e tutti gli diedero del fascista? Ve lo ricordo io. Disse così: “Io fascista? No, io musicista, e il musicista è uno che cura l’anima, è un chirurgo, e il chirurgo in sala operatoria non chiede il tesserino di partito al paziente a cuore aperto”».

Così rivendica di essere libertario, ma per davvero, ovvero essere capace di «dire quello che penso davanti a tutti, contrariamente a quasi tutti, che hanno paura delle idee e del pensiero e quindi anche delle parole, e quindi sono ipocriti». Insomma, un bel messaggio di coraggio in questo mondo di appiattimento e viltà.

Michele Iozzino

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2 comments

fabio crociato 8 Agosto 2022 - 8:28

Questo non è un mondo tutto appiattito e vile, ci sono persone morte per i loro ideali, persone che hanno perso il lavoro per non subire e far subire, persone che hanno perso la salute per restare sé stesse…
Morgan anarchico, Morgan che cura l’ anima, Morgan coerente e sano… davvero pietà per i vivi. Un paraculo, furbastro fine che gioca su tutte le note, niente di più.

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H71 9 Agosto 2022 - 1:27

Morgan è il personaggio più inutile che sia mai esistito. Con i Bluvertigo negli anni 90’apprezzavo almeno la voglia di suonare, adesso è solo un buffone. Per quanto riguarda la polemica politica è altro tempo sprecato dato che il finto artista anarchico ha fondato la sua vita sul dilapidare quattrini in sostanze psicotrope.

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