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Balotelli si fa riconoscere anche in Turchia: prima “balotellata” in panchina

by Cristina Gauri
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BALOTELLI

Roma, 30 ago — Il primo gol in terra turca ancora si sta facendo attendere ma la balotellata l’ha già servita in tavola: parliamo ovviamente di Mario Balotelli, 31 anni compiuti da poco, che venerdì sera ha dato «spettacolo» per la prima volta sulla panchina del suo Adana Demirspor.

Balotelli mostra il suo biglietto da visita alla Turchia

L’attaccante, reagendo il malo modo alla sostituzione durante l’incontro con il Konyaspor, nella terza giornata di campionato, ha dato un assaggio del proprio carattere ai nuovi compagni di squadra: poco giocare, tanto frignare. Tutto è iniziato quando il tecnico Samet Aybaba — che dopo l’ultima partita lo aveva pungolato a dovere («Balotelli e Belhanda sono le nostre stelle ma non corrono e se non corri non puoi battere alcun avversario»), nonostante il pareggio arrivato grazie a un assist di Mario — lo ha sostituito al 12esimo minuto del secondo tempo.

La scenata

Dapprincipio Balotelli ha sportivamente abbracciato il suo sostituto, il compagno di squadra Francis Ezeh; ma una volta arrivato alla panchina è esploso. Prima ha lanciato per terra un oggetto, poi ha sferrato un pugno alla panchina stessa per sfogare la propria frustrazione, mentre inveiva contro qualcuno: forse proprio contro Aybaba, «reo» di averlo sostituito? Il tutto davanti agli sguardi esterrefatti dei compagni seduti con lui. La reazione di Balotelli non è passata inosservata agli utenti delle piattaforme social, che hanno subito evidenziato l’atteggiamento — sempre molto conciliante e «sportivo» — del giocatore.

Di chi è la colpa se gioca male?

La partita è finita 1-1: l’Adana ha segnato non appena l’attaccante bresciano è finito in panchina, per poi essere raggiunta dagli avversari sette minuti prima della fine. E pensare che Balotelli era stato accolto in Turchia come una star: eppure siamo alla terza partita e l’attaccante ha siglato soltanto un assist in 209 minuti di gioco complessivi. Forse, quindi, non è Balotelli a dovere dare segni di nervosismo, ma la sua squadra. Oppure, orfano del presunto odio italiano, incolperà il razzismo dei turchi per i propri insuccessi?

Cristina Gauri

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1 commento

jenablindata 2 Settembre 2021 - 11:20

per fortuna adesso se lo sopportano gli altri.

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